Diritti e democrazia al ribasso. Quale futuro per il trasporto aereo? 14 giugno giornata di mobilitazione
E' di queste ore la notizia stampa della denuncia choc di un pilota Ryanair che rivela una gestio- ne padronale spaventosa, con condizioni di lavoro di quasi schiavitù e la sicurezza di dipendenti
e passeggeri, costantemente messa a rischio.
Sono anni che l'USB denuncia l'affaire Ryanair; Il vettore low cost, nonostante tutti gli scandali dei mancati versamenti sui contributi ai dipendenti, sottoposti a turni massacranti e salari da fame, con le sue sette basi operative in Italia, si attesta come maggior competitor delle compagnie aeree Italiane, Alitalia e Meridiana, in te- sta.
La policy delle due principali compagnie aeree italiane, interessate da dumping interno e cessio- ne di attività' sta già assumendo una deriva drammatica.
La questione non è Ryanair in sé ma l'assenza di una politica dei tra- sporti, dove le low cost entrano in Italia senza regole, dove gli aeroporti non hanno una mission precisa, in un far west di contratti di lavoro e dove l'Enac non svolge il suo ruolo controllo.
Il rischio, aggravato dagli effetti devastanti dell'accordo siglato il 31 maggio dai sindacati com- plici, che va nella direzione di una compressione dei diritti e una violazione della democrazia nei luoghi di lavoro, è che Ryanair diventi anche il modello di riferimento contrattuale da applicare alle maestranze del settore, gia pesantemente colpite da precarietà e cassa integrazione.
USB esprime tutta la sua preoccupazione, per il futuro dei lavoratori del trasporto aereo destinati a un epilogo davvero drammatico ed invita tut- ti a sostenere la nostra battaglia per il diritto alla libertà e alla demo- crazia nei luoghi di lavoro.
Il primo appuntamento è il 14 giugno in una giornata di mobilitazione in tutto il territorio italiano.
Per ogni nostro diritto, per ogni nostro dovere
Fiumicino, 06 giugno 2013