… E A PAGARE SONO SEMPRE GLI STESSI !!! CITTADINI - LAVORATORI - UTENTI
A seguito dei tagli di – spending review – effettuati dal Governo sui trasferimenti economici a favore delle Regioni anche nel Friuli Venezia Giulia, si stanno registrando delle considerevoli riduzioni agli stanziamenti necessari al funzionamento del trasporto pubblico. 5 milioni in meno nel 2013.
Anche nella nostra Regione, si sta quindi prospettando ciò che già si è verificato – nei mesi scorsi - in molte altre Regioni italiane, dove le aziende di trasporto pubblico, a fronte dei minori finanziamenti statali e dei bilanci aziendali dissestati, hanno deciso di ridurre il numero degli autobus in servizio, aumentare le tariffe e ridurre il numero dei dipendenti, anche con l’utilizzo della cassa integrazione.
Nel F.V.G. invece, la situazione risulta essere sostanzialmente diversa, rispetto alla situazione della altre Regioni italiane, poiché nel F.V.G., già a partire dal 2001, le 4 aziende che gestiscono la concessione dell’appalto del t.p.l. nelle Provincie di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, hanno continuato a realizzare ogni anno degli ingenti profitti, con i soldi che la Regione ha messo a loro disposizione!
TALI SOSTANZIOSE SOMME DI DENARO sono state in gran parte “accantonate” nella cassa di ogni singola Azienda ma non solo. Infatti le medesime aziende sono anche riuscite a ripartire gli “utili annuali di gestione” per UNA CIFRA CHE SFIORA I 15 MILIONI DI EURO ANNUI. Tale importo rappresenta all’ incirca il 10 % del finanziamento complessivo - annuo - erogato dalla Regione F.V.G. alle aziende di tpl. Gran parte di questi soldi sono andati a finire NELLE CASSE DEL SOCIO PRIVATO “DEUTSCHE BAHN - ARRIVA“ e la parte rimanente ai soci pubblici rappresentati dagli Enti Locali territoriali.
L’ Unione Sindacale di Base, crede che i timori espressi dalle aziende regionali – sull’ulteriore riduzione dei finanziamenti - siano del tutto strumentali e motivati soprattutto dalla necessità di garantire – anche nel futuro - la realizzazione degli utili di bilancio, tanto cari sia ai soci pubblici che a quelli privati, ma anche agli stessi amministratori e dirigenti aziendali, che in tal modo potranno assicurarsi - anche nei prossimi anni - dei lauti stipendi, che peraltro già ora si aggirano in alcuni casi sui 300.000 euro annui.
U.S.B. considera eticamente scorretto che i finanziamenti pubblici vadano a finire nelle casse dei privati che continuano a gestire in modo discutibile, i servizi di pubblica utilità; ma ritiene pure vergognoso – che in tale contesto - siano chiamati a PAGARE sempre e soltanto i cittadini e i lavoratori.
Per tale motivo U.S.B. ha deciso di attivarsi nei confronti della Regione F.V.G. per far sì che - con i soldi versati dai contribuenti del F.V.G. - non sia consentito alle aziende di continuare a guadagnare delle cifre spropositate, con riduzioni del trasporto pubblico e dell’ organico dei conducenti di linea.
per esaminare i danni che tale situazione sta provocando alla cittadinanza, all’utenza e ai lavoratori
per evitare lo smantellamento di un servizio socialmente indispensabile
per incentivare e potenziate l’uso del mezzo pubblico, ma anche
per valutare le possibili iniziative d’intervento nei confronti degli Enti locali che a diverso titolo risultano coinvolti nella gestione del trasporto pubblico.