È tempo di lottare, il governo Meloni se ne deve andare: il 26 maggio sciopero generale
Milioni di lavoratori e lavoratrici da trent’anni a questa parte assistono alla riduzione del proprio potere di acquisto di circa il 12 %, come segnala l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, (ILO) organismo internazionale che collabora attivamente con Cgil Cisl e Uil.
Milioni di lavoratori e lavoratrici subiscono il peggioramento costante delle condizioni di lavoro tra precarietà, flessibilità, aumento della produttività e dei ritmi di lavoro, part time obbligatorio, Jobs Act, licenziamenti indiscriminati, condizioni di sicurezza del lavoro sempre peggiori.
Milioni di lavoratori e lavoratrici hanno visto il loro salario fissato, da contratti nazionali firmati troppo benevolmente, al di sotto dei 7 euro lordi l’ora.
Milioni di lavoratori e lavoratrici hanno visto stracciare quei diritti sociali previsti dalla nostra carta costituzionale, il diritto alla salute, il diritto alla casa, il diritto all’istruzione pubblica, il diritto ad un trasporto pubblico ed efficiente.
Dinanzi a questa drammatica condizione sociale, mentre in Francia, in Portogallo, in Germania, in Inghilterra, in Grecia divampa la protesta ed è stata avviata una stagione di grandi mobilitazioni, con un trionfante comunicato congiunto le segreterie generali di Cgil Cisl e Uil hanno lanciato la sfida al governo Meloni: tre iniziative tra aprile e maggio, non a Roma contro il governo, ma iniziative interregionali a Bologna, a Milano a Napoli.
Giusto per non disturbare troppo il governo più a destra della storia della nostra Repubblica...
USB, sindacato conflittuale, confederale, da sempre dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici indica l’unica strada e risposta possibile:
IL 26 MAGGIO È SCIOPERO GENERALE!
· 300 EURO NETTI SUBITO IN BUSTA PAGA
· STIPENDI LEGATI ALL’INFLAZIONE REALE
· SALARIO MINIMO 10€ L’ORA
· PREZZI E TARIFFE CALMIERATI
Unione Sindacale di Base - Confederazione Nazionale
Roma 5/5/23