Eni Taranto, il prefetto: i posti di lavoro degli autotrasportatori tarantini vanno messi in sicurezza. USB revoca il presidio davanti alla raffineria
Sblocchiamo immediatamente i mezzi fermi lungo la via che costeggia la raffineria Eni di Taranto da giovedì. È il risultato della preziosa attività di mediazione svolta al tavolo in prefettura di oggi 7 settembre, nel corso del confronto con Eni, G&A e Cat, dal Prefetto di Taranto, Demetrio Martino.
Non abbiamo la soluzione definitiva, ma è positivo che si siano riaperti i canali della comunicazione attorno alla premessa, ribadita più volte dal Prefetto, che vanno messi in sicurezza i posti di lavoro degli autotrasportatori del territorio. La vittoria consiste nel fatto di aver riconfermato un principio condiviso da tutto il tavolo, cioè che il lavoro deve passare attraverso gli autotrasportatori locali, ai quali in questi dieci giorni, verrà affidato il trasporto locale come in precedenza. Anche Eni ha riconfermato con forza che le attività devono essere assicurate ai lavoratori locali. Di qui a dieci giorni verrà convocato un nuovo tavolo alla presenza dell’altro consorzio (Ctct), oggi assente.
Come USB Tarano accogliamo di buon grado questa via, auspicando che possa essere un passaggio verso la definitiva risoluzione della vertenza, che da un lato fa ricadere i suoi riflessi diretti sugli autotrasportatori e sulle loro famiglie, dall’altro sulla cittadinanza per la difficoltà di approvvigionamento del carburante. Una vertenza che ha anche un forte valore simbolico: pretende, ancora una volta, rispetto per la comunità che ospita una grande industria.
Va quindi dato atto a tutti di aver fatto con senso di responsabilità la propria parte. Ringraziamo tutti i rappresentanti istituzionali che, presenti o meno al tavolo, sono stati al nostro fianco in questi giorni delicatissimi.
USB Taranto