Aosta, ennesimo omicido sul lavoro ai danni di un autoferrotranviere
Venerdì 03 marzo, l’ennesimo omicidio sul lavoro, 178 vittime dall’inizio del 2023; lo stesso giorno che in provincia di Brescia si consumava l’omicidio sul lavoro di Martino Andrea Febbrari del Consorzio Forestale Alta Valcamonica, in Campania quello di Pasquale Franco, operatore socio sanitario morto in corsia a Sarno, è toccato anche ad Alberto Negri, autoferrotranviere della Valle d’Aosta di 59 anni, dipendente di V.I.T.A. spa, morto dopo essere rimasto incastrato tra il bus ed un muro lungo la strada. L’ennesima tragedia che ci fa ricordare quanto successo il 2 gennaio a Rolando Spegne Schiavoni, autista 61enne della Conerobus morto in servizio; così come non possiamo dimenticare quanto accaduto l’8 febbraio a Stefano Macciò, operaio di 53 anni dipendente di TPL Linea schiacciato tra due mezzi in movimento all’interno del deposito di Savona.
Non ci può sfuggire che sempre venerdì 3 marzo, la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone per il tragico incidente avvenuto il 22 luglio 2021 a Capri in cui morì Emanuele Melillo mentre era alla guida di un autobus della ATC di Capri.
Per alcuni solo date e numeri da utilizzare ai fini statistici; per noi, invece, sono lavoratori usciti di casa senza farne più ritorno!
Come non evidenziare che parliamo di addetti ad un servizio pubblico essenziale che dovrebbe garantire ai lavoratori e cittadini condizioni di sicurezza efficaci? Un settore martoriato da oltre 20 anni di privatizzazioni, appalti, subappalti e subaffidamenti, diventato oramai vittima della continua malagestione di padroni e padronici che senza remore sorvolano sulle più basilari normative sulla sicurezza, non garantiscono adeguate manutenzioni dei mezzi e sottopongono i Lavoratori a carichi e turni di lavoro massacranti, esposti a continui rischi per la loro salute e sicurezza come malattie professionali legati alla mansione o il mai valutato rischio stress lavoro-correlato.
Numeri che rivendicano giustizia, tragedie che vengono definite “incidenti” ma che per noi sono veri e propri omicidi sul lavoro!
Ora più che mai è necessaria una legge che introduca il reato di omicidio sul lavoro con pene certe per coloro che responsabilmente e scientemente non garantiscono adeguate tutele per la sicurezza nei luoghi di lavoro!
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