Ferrovieri: 2013, RIPARTIAMO CON LA LOTTA!

Roma -

Come noto con la fine del 2012 nella DTP Roma è scaduto l’accordo che permetteva all’azienda la programmazione di prestazioni notturne per la Manutenzione Infrastrutture.

In quell’accordo spiccava il contenuto della riduzione ad otto ore del riposo minimo giornaliero (unico vero interesse della dirigenza aziendale), e questo denotava la sua distanza dal più generale accordo di settore del maggio 2004 (riorganizzazione settore) dove si prevedono, tra le altre cose, le modalità di gestione della contrattazione per le prestazioni notturne: in primis la stesura (e la consegna a OOSS/RSU), da parte datoriale, dei Piani di Attività (P.d.A.), documento fondamentale per una reale valutazione delle esigenze di personale (e di qualifiche professionali) in relazione ai fabbisogni manutentivi.


Sempre nell’accordo del 2004 (e sempre in relazione alle attività notturne) si parla degli obblighi aziendali (non a richiesta del lavoratore) in merito alla sistemazione logistica e dei recuperi compensativi quando si riduce il riposo minimo ad 8 ore; si parla delle condizioni climatiche in cui non possono essere svolte attività notturne; si parla degli organici di impianto, e dei tanti altri aspetti che rappresentano il quotidiano della produzione nel settore: via tutto! basta che negli accordi territoriali sia ben chiaro che il sindacato accetta di ridurre il riposo minimo dei lavoratori, il resto è grasso da tagliare! Del resto, ce lo spiegano bene i nostri campioni sindacali: c’è grossa crisi e “ … guardiamoci intorno: c’è chi sta peggio di noi! ” Ma di noi chi!!? Sempre più questa rappresentanza sindacale somiglia alla marmaglia politica di questo Paese: una casta distaccata dalla base che vive di più o meno miserabili privilegi di corte!


Così è stato con tutti i similari accordi degli ultimi anni: una continua accettazione di deroghe in peggio rispetto alle previsioni contrattuali e agli accordi nazionali di riferimento, al solo scopo di assecondare le difficoltà organizzative della Società RFI il cui management da anni sta minando le prospettive di tenuta e sviluppo delle ferrovie italiane, erodendo sia l’offerta del servizio alla popolazione che diritti e tutele dei ferrovieri.

Diciamo basta così all’arroganza padronale e alla complicità sindacale!

Malgrado la mancanza di accordo negli impianti di manutenzione appaiono le programmazioni per le attività notturne: USB Ferrovie Lazio ha già diffidato la direzione a procedere su questo piano di violazione contrattuale, chiarendo (anche alla compagine sindacale firmate) che non si tratta della sola riduzione del riposo ad 8 ore ma di tutta la procedura, previa consegna e discussione dei Piani di Attività, che è ancora da avviare, come già segnalato da una componente della RSU in occasione dell’ultimo incontro di trattativa.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!

L' Unione Sindacale di Base chiama i ferrovieri della DTP Roma alla mobilitazione contro questo inaccettabile stato delle cose:

a partire dal 7 gennaio 2013 e fino al raggiungimento di accordo non si effettueranno prestazioni per le quali è prevista contrattazione tra le parti (in particolare prestazioni notturne, ma anche sul riposo settimanale), e ci si atterrà alle previsioni contrattuali per quanto attiene agli ordini ribaditi per scritto.

Sotto il testo dell’M40 da consegnare al Capo Impianto in caso di inserimento nei programmi per le attività notturne, o altro come sopra.

L’ufficio legale di USB Lavoro Privato è già attivato per accogliere le denuncie su eventuali comandi che non siano motivati da reali presupposti di imminente rischio per la circolazione.



Io sottoscritto _____________________ dipendente dell'impianto in indirizzo, avendo avuto richiesta di effettuare la prestazione lavorativa notturna in data

_________, con il presente modulo comunico che aderisco all'iniziativa dell'OS USB Ferrovie e di una componente della RSU 18, in relazione alla variazione dei nastri orario giornaliero e per le prestazioni notturne non concordate con RSU e OOSS in quanto, in riferimento all'art. 13 punto 1.2 e all'art.2 punto 4.2.4 lettera a, del contratto aziendale di gruppo FS, integrativo del CCNL delle A.F., la variazione della distribuzione giornaliera dell'orario di lavoro settimanale, ovvero la programmazione di attività notturna, in assenza di specifico accordo tra le parti, come per altro regolamentato dall'accordo nazionale del 21 maggio 2004, è palesemente contraria alle norme contrattuali.

Pertanto, in relazione al punto 1 lettera h dell'articolo 56 del CCNL delle A.F. chiedo che, in caso di straordinaria urgenza dell’intervento manutentivo in questione, l'ordine mi sia rinnovato per scritto.”