FERROVIERI: ROVESCIAMO IL TAVOLO

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Reggio Emilia -

Con l'introduzione di IVU e delle 38 ore settimanali i nostri ritmi e tempi di lavoro sono diventati sempre più invivibili al punto che è quasi impossibile poter organizzare il proprio tempo libero anche a causa del colpevole ritardo con cui l'azienda consegna i turni.


Turni di lavoro che ad ogni cambio portano a un loro continuo peggioramento, cadenza dei riposi non più regolare – unica certezza in una vita lavorativa irregolare – visibilità dei riposi non rispettata, spostamento dei riposi, tempi accessori e lavorazioni non scritturate, pause per la fruizione del pasto ridotte all'osso o inesistenti, rfr ingiustificati e in continuo aumento, cadenza ossessiva delle presentazioni, impossibilità della fruizione delle ferie, una carenza di personale ormai decennale sopperita col ricorso sistematico al lavoro straordinario e alla soppressione dei treni, logistica inesistente o carente: sono tutti elementi che stanno condizionando pesantemente la nostra esistenza.


Su questi aspetti USB ha aperto una vertenza con la dirigenza del trasporto regionale Emilia Romagna che invece di dare risposte concrete ai problemi sollevati si è trincerata dietro le compatibilità imposte dalla firma del contratto, un giochino costruito con la complicità dei sindacati di comodo.


Quegli stessi firmatari che con l'azienda hanno cogestito tutto, compresa la spartizione dei dirigenti aziendali, oggi, in crisi di credibilità, per arginare il malcontento che cresce tra i lavoratori - a causa del disastroso contratto sottoscritto - si vedono “costrette” a simulare il conflitto proclamando lo sciopero nazionale del 12 aprile. Si illudono che basti la solita manfrina: qualche clientela, promesse di trasferimenti, il 730 gratuito e uno sciopericchio per recuperare le migliaia di disdette che gli sono piovute addosso e su cui tacciono.


Noi non ci stiamo, non possiamo scioperare con chi ci sta condannando a lavorare di più, riposare meno e andare in pensione a 67 anni.


Lo tsunami che si è abbattuto sulla casta politica deve travolgere anche quella sindacale, una casta che non risponde mai a niente e nessuno e che non vive sulla propria pelle gli effetti delle porcate sottoscritte.


COSTRUIAMO LO SCIOPERO REGIONALE DEL PERSONALE MOBILE

BASTA CON LA CASTA SINDACALE