FS:Pensioni... e altro ancora
La riforma pensionistica della Fornero suscito' subito reazioni da parte di USB; manifestazioni, cortei e presidi si succedettero nelle ore immediatamente successive alla notizia dell'approvazione della legge.
Pensare a lavoratori che, alla veneranda eta' di 67 anni e oltre, svolgono le loro attivita' lavorative alla catena di montaggio o su di una impalcatura in un cantiere edile fa venire i brividi.
Ancor più' se immaginiamo gli stessi lavoratori alla guida di un treno (a qualsiasi velocita' questo si muova: una freccia dell'alta velocita' come un regionale o un merci) oppure nell'adempiere una qualsiasi mansione dell'esercizio ferroviario.
Per questo USB ha chiamato tutti i lavoratori alla lotta per un diverso modello pensionistico fin dalla prima ora.
Per questo ha organizzato convegni e attivita' di studio sullo stesso tema.
Per questo oggi protesta per la sorte che questa "riforma" ha assegnato a macchinisti, capitreno, manovratori e per tutti gli altri ruoli dell'esercizio ferroviario, per tutti quei giovani, da poco assunti in ferrovia, e che non possono neanche immaginare quale scenario futuro li attenda fra 30/40 anni di lavoro con i tempi e le modalita' attuali. Ma le pensioni, e il meccanismo malsano che pretende oggi di amministrarle, e' solo l'ultimo dei problemi scatenati dal feroce e spietato attacco ai diritti dei lavoratori, delle ferrovie e non solo.
Combattere oggi contro il progetto di finire "consumati" dal lavoro fino alla fine delle nostre vite significa lottare per una diversa concezione della nostra vita (fuori e dentro il posto di lavoro), per una difesa strenua di tutti quei diritti definiti giustamente "indisponibili".
PER QUESTO USB PARTECIPA E INVITA TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE AL PRESIDIO
IL 27 MARZO A ROMA IN PIAZZA MONTECITORIO
PER AFFERMARE IL DIRITTO ALLA PENSIONE .
STARE SUI TRENI A 58 ANNI D'ETÀ DOPO DECENNI DI SERVIZIO
E' GIA' ABBASTANZA!