GROUNDCARE: I LAVORATORI NELLA TONNARA. SI PREPARA LA (S)VENDITA

Nazionale -

Da anni a Fiumicino e Ciampino si perdono posti di lavoro e pezzi di produzione di alta qualità, mentre si registrano incrementi di traffico.

Quotidianamente si rottamano i lavoratori con il contratto a tempo indeterminato per sostituirli con precariato stagionale o giornaliere creando dumping sociale con un danno enorme per l’intero settore.

L’ultimo segnale di questo declino è Groundcare

Sono quattro anni che l’azienda vive uno stato comatoso con costante perdita di attività, che l’ha portata al fallimento. Mentre Groundcare andava a picco si è fatto un vero e proprio sciacallaggio dei contratti, da parte degli altri handlers, senza garantire in nessun modo l’occupazione attraverso la clausola sociale. Lasciando di fatto che l’azienda diventasse un contenitore vuoto pieno di debiti.

Si sono infilati i lavoratori in una tonnara e oggi si procede alla fase di vendita con il rischio sempre più evidente è che l’epilogo per molti sarà drammatico, mentre per chi resta il ricatto pesantissimo.

Insomma più che una vendita, una svendita, di diritti, lavoro e dignità.

Quali sono le cause e di chi sono le responsabilità?

Sicuramente al primo posto c’è la mancanza di regole generali; l’aver permesso che nei due Aeroporti della capitale esistesse un numero spropositato di Handlers che si sono fatti una guerra spietata di tariffe è stato un grave errore.

Le responsabilità sono anche di una dirigenza che ha speculato per anni sul filo del rasoio, senza prospettive industriali concrete.

E’ inoltre paradossale che nel piano nazionale aeroporti il Leonardo da Vinci sia collocato come primo hub nazionale e aeroporto strategico e nello stesso tempo si continui a permettere a compagnie low cost di dettare le condizioni di mercato.

Ci chiediamo come sia possibile che in tutto questo l’Enac ente preposto alla funzione di Autority, non sia mai stato in grado di fermare questa deriva distruttiva.

L’ USB ha più volte lanciato l’allarme al Governo per l’apertura di un tavolo di crisi per mettere in atto strumenti a tutela dell’occupazione e della riqualificazione dei lavoratori del trasporto aereo.

In tutto questo Cgil Cisl e Uil e Ugl continuano a gestire la situazione dentro un conclave, senza informare in nessun modo i lavoratori di quanto sta accadendo. 850 lavoratori e famiglie di Groundcare hanno il diritto di essere informati!


E’ URGENTE CHE SIANO CONVOCATE LE ASSEMBLEE GENERALI DI TUTTI I LAVORATORI GROUNDCARE


Più la verità è forte e più gli si costruisce intorno un silenzio d acciaio”


ROMPIAMO IL SILENZIO

Fiumicino, 29 ottobre 2014 USB Lavoro Privato