GTT Torino, no a un accordo umiliante! Venerdì 23 sciopero di 24 ore
La situazione in GTT resta critica: le acrobazie per coprire il servizio giornaliero sono ormai all’ordine del giorno. Forse l’azienda crede che con l’arrivo dell’estate i problemi vadano in vacanza e che la lenta e progressiva “fuga” dei nuovi assunti sia un problema marginale da scaricare, come la frustrazione dei cittadini, sulle spalle dei lavoratori.
Il contratto per i nuovi assunti non è adeguato al costo della vita che un lavoratore si trova ad affrontare per vivere dignitosamente, da solo o con la propria famiglia. Va aggiunto che l’atteggiamento aziendale nei confronti dei neoassunti non è dei più “leggeri” (pressioni per lo straordinario, schede di valutazione ecc.). Spesso dunque, dopo qualche mese molti decidono che non vale la pena lavorare a queste condizioni.
USB chiede di equiparare tutti i contratti applicati in azienda, esigendo riposi uguali per tutti, una soglia minima di stipendio a 10 euro all’ora netti per i parametri più bassi, come da tempo rivendicato dal nostro sindacato a livello nazionale per ogni categoria di lavoro! Dal canto loro i colleghi inidonei, dopo il trauma di aver sviluppato patologie a causa del lavoro specifico, devono ancora fare i conti con l’incertezza riguardo la loro ricollocazione in altra mansione. Va dunque rivista la gestione di controllo e manutenzione dei mezzi, in modo da reinternalizzare completamente questi comparti a beneficio del bilancio, del ricollocamento del personale e delle nuove assunzioni.
Non vogliamo che pezzi d’azienda continuino ad essere ceduti a privati con il beneplacito della giunta Lo Russo che, guarda caso, non viene mai tirata in ballo! Infatti l’amministrazione di GTT è stata nominata dall’attuale giunta con lo scopo, probabilmente, di continuare la lenta ma inesorabile privatizzazione che sta riguardano l’azienda. I protagonisti politici della privatizzazione del servizio devono essere posti di fronte alle conseguenze di tali scelte! In un colpo solo si è peggiorata la vita dei dipendenti di GTT e dell’utenza, costretta a viaggiare con mezzi che passano sempre più di rado e il più delle volte affollati all’inverosimile.
Questo scenario non fa altro che aumentare l’esasperazione dell’utenza, che a sua volta si sfoga, purtroppo a volte anche fisicamente oltre che verbalmente, con il personale alla guida. Come se il quadro generale non fosse già compromesso, giunge la nuova proposta di accordo su turni e orari, apparsa fin da subito inverosimile nella forma e nel contenuto. A fronte di una richiesta delle RSU di diminuire i turni a due riprese e di valorizzare economicamente il personale alla guida, l’azienda risponde con quella che a nostro avviso è un’umiliazione.
La proposta aumenterebbe i carichi di lavoro e non compenserebbe affatto i lavoratori, che si vedrebbero riconoscere una cifra di poco superiore ad un caffè al giorno, importo che a ben vedere viene tra l’altro autoprodotto con la nuova turnazione. Altro che aumento e valorizzazione del servizio!
Stiamo in questi giorni assistendo, nell’attesa della consultazione referendaria su tale proposta, ad una campagna di “terrorismo psicologico2 basata sul vecchio stereotipo del padrone e dei suoi sodali, secondo il quale bisognerebbe ringraziare di avere un lavoro e di conseguenza accettare senza troppe storie, pena conseguenze ben più funeste.
A questo vecchio stereotipo noi rispondiamo ribadendo il nostro fermo e inamovibile dissenso attraverso lo sciopero!
VENERDI’ 23 GIUGNO SCIOPERO GTT DI 24 ORE
CON IL RISPETTO DELLE FASCE GARANTITE
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato Torino - Coordinamento GTT