I DIRIGENTI DI SETA NON SI PRESENTANO IN PREFETTURA; I LAVORATORI CONTINUANO LA MOBILITAZIONE
LUNEDÌ 20 AUTOFERROTRANVIERI IN PRESIDIO SOTTO IL COMUNE,
VENERDÌ 31 E' SCIOPERO.
All’ incontro erano presenti il Vice Prefetto M. Ventura e i Coordinatori sindacali aziendali e territoriali di USB - che hanno duramente deplorato il comportamento dell’Azienda che - nonostante le specifiche indicazioni della Commissione di Garanzia – ha preferito sottrarsi dal confronto con i Rappresentanti sindacali dei lavoratori – temendo forse di non riuscire a giustificare il motivo per cui i lavoratori continuano a protestare duramente fermando il servizio di trasporto pubblico provinciale.
I Coordinatori USB hanno quindi rappresentato al Vice Prefetto le questioni che da tempo continuano a creare un forte disagio e che costituiscono il motivo di rivendicazione dei lavoratori, che denunciano soprattutto la scarsa sicurezza del servizio di trasporto pubblico, ma anche per l’insufficiente attenzione che l’azienda pone nel tutelare la salute dei lavoratori : guida ininterrotta per molte ore in violazione della normativa; richieste spropositate di prestazioni straordinarie per coprire la mancanza di 80 autisti dall’organico;mancato accoglimento degli interventi manutentivi richiesti dai conducenti sui bus vecchi e riciclati,
ammortizzatori inefficienti,
posto guida e sedili inadeguati con infiltrazioni di acqua,
climatizzazione invernale ed estiva che non garantisce temperatura idonea,
turnazioni di lavoro disagiate,
mancanza di locali igienici ai capolinea,
trattamento disciplinare vessatorio,
minacce e impedimento dell’attività sindacale,
negazione delle giornate di ferie richieste,
assegnazione dei turni di lavoro con solo 24 ore di anticipo.
Sono tutte questioni molto spinose che già da tempo i dirigenti Seta tentano inutilmente di minimizzare, disattendendo così palesemente quanto invece viene previsto dalle Normative Legislative e dalla Giurisprudenza di riferimento, che espressamente rimarcano come la sicurezza del lavoratore sia un bene di rilevanza costituzionale che impone al datore di lavoro di anteporre al proprio profitto, la sicurezza di chi esegue la prestazione lavorativa.
Non è un caso che SETA sia già dovuta intervenire nei mesi scorsi modificando l’organizzazione del lavoro, proprio a seguito delle indicazioni ricevute dalla Medicina del lavoro di Modena che aveva valutato con notevole preoccupazione la denuncia presentata in precedenza dall’Unione Sindacale di Base.
A fronte della totale chiusura al dialogo e al confronto dimostrati da SETA, i Coordinatori USB, sono stati quindi costretti a confermare un ulteriore azione di sciopero degli autoferrotranvieri della Provincia di Modena, che sarà preceduta da una serie di assemblee dei lavoratori.
I pesanti disagi che l’utenza sarà costretta a patire durante i prossimi scioperi – che inizieranno già a partire dal giorno 20 marzo - dovranno quindi essere addebitati all’ atteggiamento arrogante e prevaricatore dei dirigenti aziendali di Seta che sui quotidiani auspicano uno sviluppo di corrette relazioni sindacali, mentre continuano poi nei fatti a dimostrare palesemente di voler anteporre gli utili di bilancio - all‘ applicazione delle norme legislative e contrattuali e dei diritti indisponibili dei lavoratori.