I Portuali genovesi con USB sotto Confindustria. Ma non è che l'inizio
Questa mattina, nonostante la pioggia, 50 lavoratori portuali erano con USB sotto la sede di Confindustria in appoggio allo sciopero sulle banchine indetto dai sindacati confederali a cui la sezione USB di Genova ha risposto con l’appoggio in nome dell’unità dei lavoratori. Uno sciopero non nostro ma al quale non ci siamo sottratti perché vogliamo rappresentare tutti i lavoratori in maniera chiara e decisa, senza tentennamenti o paure. Come è tradizione sulle banchine della nostra città.
Per USB Porto tutto questo è solo l’inizio di un percorso sindacale che deve avere come protagonisti i lavoratori. Un percorso che metta in discussione la disparità di trattamento tra lavoratori, che serva a bloccare le mire di Confindustria, dei terminalisti sull’automazione e degli armatori sull'autoproduzione, che possa arrivare fino alla definizione di un nuovo organico portuale rinnovato e aumentato perché se aumentano traffici, profitti e lavoro devono aumentare anche i lavoratori. Un percorso che deve rimettere al centro anche il tema della sicurezza sul lavoro.
Oggi si trattava di rispondere uniti alle provocazioni contro la Compagnia Portuale, USB ha fornito il suo contributo ma la lotta deve continuare nei prossimi giorni con chiarezza di intenti e continuando a puntare direttamente sull’unità interna tra i lavoratori. Una unità tra chi lavora che, insieme a una indispensabile chiarezza degli obiettivi e delle pratiche, è la forza più grande a nostra disposizione.
Unione Sindacale di Base Porto di Genova
Genova, 05 marzo 2021