I posti della nostra penitenza
L'entrata in linea degli A330 ha portato sostanziali novità per l'assistente di volo. Questo nuovo aereo offre tanto di più ai clienti ed ai lavoratori che ci “vivono” dentro per diversi giorni al mese: nuova classe denominata "classica plus", il pavimento riscaldato per i piu' "freddolosi", un nuovo sistema di intrattenimento per i passeggeri, tanto spazio e, dulcis in fundo, l'eliminazione, di fatto, dei posti di riposo per l’equipaggio, almeno così come li abbiamo conosciuti fin ora.
Bisogna tornare agli albori dell’aviazione civile per ritrovare un simile trattamento del personale impiegato sui voli di lungo raggio. Il concepimento di questi "posti", partoriti dalla mente contorta di chi, probabilmente, il piede sull'aereo non l'ha mai messo, di fatto impedisce il riposo dell'assistente di volo. Lo scottante argomento e' già stato affrontato varie volte, USB ha denunciato da oltre un anno la situazione notificandola all’Enac attraverso l’invio di diverse lettere ed è incredibile che l’ente preposto a sorvegliare e supervisionare l’applicazione delle normative, non si sogni nemmeno di rispondere a chi parla in nome del benessere e della salute dei lavoratori.
Fioccano le segnalazioni ricevute da colleghi che, a bordo di questi aeromobili ci lavorano e avrebbero diritto a riposare secondo quanto prevedono i regolamenti. Il condizionale e' d’obbligo, dal momento che le poltrone adibite al riposo degli aa/vv assomigliano molto di più a dei posti di penitenza stretti al punto che i colleghi non riescono a stare con le braccia distese lungo i fianchi. Le poltrone hanno poggia gambe inadeguati, sono orribilmente situate al centro della cabina,, senza alcun isolamento dai passeggeri, luci e rumori provenienti dai corridoi impediscono il recupero psicofisico. Penitenza pura che non si sa perché ci siamo guadagnati.
Qualcuno dei nostri rappresentanti sindacali però la "penitenza", la meriterebbe davvero. La meriterebbe chi davanti all’urgenza di una soluzione, rimanda ancora una volta il problema, oberato com’è da iniziative fondamentali, come ad esempio quella di attivare fantasiose procedure di raffreddamento senza ottenere alcun risultato. L’ultimo accordo firmato, arriva a fagiolo, a pochi giorni dall'apertura dei collegamenti verso Pechino e Rio, e conferma che non si modifica di una virgola l’attuale situazione. Non si vede uno straccio d’impegno a cambiare le poltrone, a trovare le soluzioni tecniche che servono, non c’è un calendario di lavori. Niente. Solo a settembre i nostri rappresentanti si sono “riservati un incontro” mentre l’azienda “provvederà ad effettuare una verifica sulla funzionalità dei posti di riposo garantendone una costante manutenzione”. Ottimo ed abbondante.
Dunque, in attesa del "cilicio" da indossare durante l'imbarco, e del "gatto a 9 code" per l'autoflagellazione durante i turni di riposo, NOI continuiamo la nostra opera di controllo e tutela del lavoratore pronti ad avviare la giusta mobilitazione su questo tema. Gli altri, invece, dormono tranquilli. E forse riuscirebbero a dormire anche su questi posti di penitenza
R.S.A AA/VV Alitalia Cai
Fiumicino, 24 giugno 2011