Ieri cancellati 62 voli.
11 giugno 2008 - Il Resto del Carlino
Tre scioperi
La giunta
di Aurora Scudieri
Bologna - I SINDACATI tagliano le ali al Marconi. Una giornata difficile, quella di ieri, che ha visto l’aeroporto completamente bloccato da tre scioperi in perfetta sincronia: quello indetto dalla Filt-Cgil e Fit-Cisl (la Uil si è ritirata la sera prima) per i lavoratori di Giacchieri; quello delle Rdb per i dipendenti di Sab, Bas, Marconi Handling, Giacchieri e Koop service; e quello dei piloti e degli assistenti di volo di Meridiana, Eurofly e AriOne. 62 voli cancellati, sui 158 previsti. «STIAMO protestando per la sopravvivenza e per mantenere un posto di lavoro, è nostro diritto — spiega Urio Inzolia, rappresentante delle Rdb trasporti —. Non ci fa piacere lasciare i passeggeri a terra, con rammarico ci troviamo costretti ad attuare questo blocco, ma siamo arrivati ad un punto di esasperazione tale che non ci permette di fare altro». All’origine dello sciopero c’è il rifiuto delle trattative da parte della Sab, la società di gestione dello scalo. I dipendenti di Marconi Handling, che dal 2003 non si vedono rinnovare il contratto, chiedono maggiori garanzie, soprattutto in vista del fatto che «la Sab ha messo in vendita Marconi Handling per il 49%, cosa che le permette di mantenerne ancora il controllo — dice Italo Quartu, di Rdb —. Stiamo chiedendo l’apertura delle trattative per il nostro sindacato che ieri, bloccando il Marconi, ha dato piena dimostrazione della propria forza». Insoddisfazione anche per il piano industriale che trasformerebbe lo scalo bolognese in un aeroporto low cost. «Siamo stati esclusi dal piano delle trattative solo perché non abbiamo partecipato alla firma dello statuto dei lavoratori», afferma Inzolia. PUNTUALE arriva la risposta della società di gestione dello scalo. La Sab ha confermato la scelta del piano industriale low cost come necessaria per garantire lo sviluppo. Per le mancate trattative con la Rdb, invece, la società spiega che «è lo statuto dei lavoratori a prevedere il riconoscimento solo per le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori firmatarie dei contratti collettivi di lavoro applicati in azienda, e Rdb al momento non ha queste caratteristiche». Infine, sul tema di Marconi Handling l’azienda sottolinea che non si tratta di una vendita, ma di un rafforzamento della società. E proprio mentre i lavoratori bloccavano l’aeroporto la giunta Cofferati varava l’accordo per il polo funzionale che comprenderà la realizzazione di un nuovo casello ad espansione di 96 mila metri quadri in grado di accogliere 10 milioni di passeggeri. Sarà il secondo grande tassello della città, dopo il Caab, con un terminal fornito di hotel, centro congressi e negozi, e la realizzazione di un nuovo casello autostradale.