Il 15 conducenti in sciopero
7 settembre 2007 - Il Piccolo
Le Rdb locali contestano l’operato di Trieste Trasporti e Provincia
Trieste - Sabato 15 settembre potrebbe diventare un'altra giornata nera per gli utenti degli autobus. Se a livello locale le Rdb hanno proclamato per quella giornata uno sciopero di 24 ore, a livello regionale Ugl, Cisl e Uil intendono nuovamente fermare l'attività del trasporto pubblico locale per riaffermare la propria contrarietà alla recente legge regionale del Comparto Unico. Si asterrà nuovamente da qualsiasi forma di sciopero la Cigl. La concomitanza con un possibile sciopero dei treni e la manifestazione Fruli Doc, stanno però impegnando la Commissione di Garanzia che valuterà la legittimità dello sciopero. «Siamo in attesa di capire se sia possibile - spiega Bruno Rossetti dell'Ugl -, in caso contrario valuteremo un'altra data. Riguardo alle motivazioni - precisa - noi manteniamo le nostre posizioni di contrarietà alla legge del Comparto Unico e non abbiamo nemmeno presentato degli emendamenti perché rifiutiamo la legge a priori».Intanto a Trieste le Rdb, dopo la decisione della Provincia di dare l'assenso al subappalto da parte della Trieste Trasporti di una minima parte del servizio, stanno valutando l'opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. «Vi è - sottolinea Willy Puglia - un mancato rispetto degli obblighi derivanti dalla normativa regionale che impone alla Provincia di Trieste di vigilare sul contratto di servizio, di controllare la regolarità e la sicurezza del trasporto pubblico e la qualità del servizio offerto dalla Trieste Trasporti».Secondo Puglia, l'assessore provinciale ai trasporti, Ondina Barduzzi, ha autorizzato l'avvio di nuovi progetti e di nuove linee, la modifica di percorsi, percorrenze e orari di servizio, senza alcun confronto con i rappresentanti sindacali dei lavoratori. «Riguardo alla situazione locale - afferma invece Rossetti dell'Ugl - se la Trieste Trasporti è disposta ad accogliere le nostre richieste, noi siamo a favore di un riavvicinamento delle parti, di una riapertura del confronto per giungere ad una serena ricomposizione del tavolo di trattative».
Luccarini e la Barduzzi replicano alle accuse di Puglia
Autista di bus colto da malore: polemica tra sindacati e azienda
di Matteo Unterweger
Trieste - Sta meglio, ha ripreso conoscenza ma non ricorda nulla dell'accaduto, l'autista della Trieste Trasporti colto da malore nei giorni scorsi, mentre stava riportando al deposito l'autobus sul quale aveva prestato servizio. All'altezza dell'imbocco di via Sandrinelli, in piazza Goldoni, il conducente era stato colpito da un attacco cardiaco, perdendo il controllo del mezzo (finito nella corsia opposta appoggiandosi a una Volvo in sosta, ma fortunatamente senza creare altri danni a veicoli o persone) e solo il provvidenziale intervento di un medico, che passava di là per caso, l'aveva salvato dalla morte prima dell'arrivo del personale del 118. Nei prossimi giorni verrà sottoposto ad alcuni accertamenti, per capire le esatte cause del problema cardiaco, prima di essere dimesso. L'episodio non era passato inosservato e il coordinatore regionale delle Rdb della federazione trasporti, Willy Puglia, non aveva nascosto le proprie perplessità sulla riammissione dell'autista al servizio dopo un grave problema che già l'aveva colpito qualche anno fa, un aneurisma. Con ciò, il rappresentante sindacale aveva sostanzialmente messo in dubbio la sicurezza assicurata dal servizio della Trieste Trasporti, sia nei confronti dei propri dipendenti che verso l'utenza. Sulla questione, Pier Giorgio Luccarini, direttore generale di Trieste Trasporti, ha replicato così: «Non voglio rispondere a Puglia, non desidero gettarmi in speculazioni di questo livello. Il dipendente in questione, fra l'altro, è stato rimesso alla guida dopo essere stato dichiarato idoneo a seguito delle visite, peraltro parecchie, eseguite come da prassi in strutture specialistiche dopo il problema accusato in passato». Anche la famiglia dello sfortunato autista ha confermato come lo stesso fosse stato accuratamente visitato prima di essere rimesso al volante degli autobus, cosa avvenuta peraltro dopo due anni trascorsi nel settore sorveglianza. Sempre con le stesse motivazioni, Willy Puglia aveva chiamato in causa pure la Provincia, quale ente incaricato di supervisionare il servizio dei trasporti dalla legge regionale n. 20 del 1997. «Il nostro compito - ha spiegato l’assessore competente, Ondina Barduzzi - è quello di vigilare sulla corretta effettuazione dei servizi nel loro complesso da parte di Trieste Trasporti, non sulla gestione dei dipendenti e sulle scelte che li riguardano direttamente. Non andiamo a verificare il perché non siano stati rispettati gli orari o una tariffa oppure il motivo per cui non si siano percorsi effettivamente i chilometri pattuiti, ma sanzioniamo economicamente l'azienda quando viene meno a questi compiti, qualsiasi sia la causa».