IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NELLO SCIOPERO GENERALE DEL 21 OTTOBRE 2016
Documento in allegato.
PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEL LAVORO E DELLO STATO SOCIALE,
PER DIFENDERE ED APPLICARE LA COSTITUZIONE DEL 1948,
PER DIRE BASTA AL GOVERNO RENZI E AL MASSACRO SOCIALE.
IL 22 OTTOBRE NO RENZI DAY, MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER DIRE NO ALLA CONTRORIFORMA COSTITUZIONALE ED A TUTTI I SUOI AUTORI
E' legge il decreto del Governo sulle aziende partecipate !!!
un provvedimento che, di fatto, introduce un poderoso percorso di privatizzazione dei servizi pubblici fondamentali come trasporti, rifiuti, energia ed acqua, anche in barba ad un referendum che ha decretato la volontà del popolo italiano al mantenimento della gestione pubblica;
le aziende di trasporto pubblico locale, prevalentemente in dissesto (grazie soprattutto a gestioni manageriali di chiara impronta politica), dovrebbero essere dismesse perché "in rosso" e si trasformano in una straordinaria occasione di profitto per i tanti privati che si sono già comodamente insediati su molte tratte di mobilità territoriale abbandonate dal pubblico, producendo sfruttamento degli operatori e scadimento del servizio;
il personale in esubero delle aziende che saranno ristrutturate e/o dismesse, per il quale le regioni avranno il compito di ricollocamento, non può che evidenziare la presente e drammatica vicenda dei lavoratori delle Province soppresse, scomparsi nel limbo del "portalone" e divenuti di fatto invisibili e disoccupati.
Un attacco pesante ai lavoratori dei trasporti e ai cittadini che vengono sempre maggiormente penalizzati nella carenza dei servizi pubblici essenziali; un attacco che si aggiunge al provvedimento "mannaia" sulle pensioni ed ad una quotidianità segnata dagli omicidi sul lavoro, dall'ILVA di Taranto all'ATAC di Roma fino fino all'assassinio del lavoratore nel picchetto di protesta alla GLS di Piacenza.
Anche per quello che riguarda il CCNL autoferro i nodi sono arrivati al pettine in molte aziende tpl italiane, così come USB aveva previsto nel novembre 2015.
ALTRO CHE TRATTATIVE !!!
PER UNA SVOLTA REALE SI DEVE FERMARE IL TRASPORTO PUBBLICO
Ora le aziende tpl - dopo aver atteso il periodo previsto contrattualmente - senza minimamente preoccuparsi di dare formale disdetta ai vigenti accordi che regolano la composizione dei turni – hanno iniziato, con il nuovo servizio invernale, a modificare unilateralmente i turni e gli orari di lavoro, in applicazione di quanto era stato sottoscritto a Roma dalle oo.ss. e dalle associazioni tpl datoriali ASSTRA e ANAV.
Ora ai delegati sindacali le aziende ribadiscono che:
:…le norme del CCNL, sia nell’ambito dei singoli istituti come nel loro complesso, sono correlate, inscindibili ed ESIGIBILI. (Premessa del Contratto)
… decorsi i rispettivi termini di cui sopra, IN ASSENZA DELL’ACCORDO AZIENDALE le predette aziende procedono, per effetto del presente accordo, alla programmazione dei turni di lavoro, prevedendo per ogni dipendente un incremento dell’orario di lavoro (ART. 27)
… sono soggetti a rivalutazione economica esclusivamente i seguenti istituti nazionali: lavoro straordinario, festivo e notturno, diaria ridotta e TFR. (ART. 39) (NON PER LE AZIENDE ANAV ma solo per le aziende aderenti ad Asstra),
E’ quindi facilmente comprensibile la felicità e la soddisfazione delle aziende tpl che – già nel dicembre scorso dopo la firma del contratto - avevano dichiarato che :
…grazie all’ atteggiamento “CONCESSIVO” delle oo.ss. – con il rinnovo contrattuale è stato colto l’obiettivo di garantire l’aumento della produttività dei lavoratori e il contenimento dei costi dei dipendenti, attraverso mirate modifiche apportate agli istituti riguardanti, tra gli altri, l’orario di lavoro, il mercato del lavoro, le ex festività soppresse, il lavoro straordinario, l’indennità di trasferta e i congedi parentali…
Ovvero – le aziende – pagando pochi € al giorno di aumento contrattuale:
Parametro 158 | 31,60 € lordi novembre 2015 | 31,60 € lordi luglio 2016 | 27,09 € lordi ottobre 2017 |
si sono assicurate di poter ottenere tra l’altro:
l’allungamento dell’orario di lavoro e del nastro - il licenziamento per chi rimane senza patente - l’aumento delle giornate lavorative - l’accorpamento delle residenze - lo straordinario obbligatorio, il pagamento dei danni ai mezzi.
CGIL-CISL-UIL-UGL e CISAL, da parte loro si sono assicurati un altro ente bilaterale su cui mettere le mani, il fondo di solidarietà pagato dai lavoratori mentre hanno posto le basi per quello sulla sanità, altro ente che andranno a gestire finanziato dagli autoferrotranvieri, ormai sono solo agenzie di servizi!
USB non accetta tutto questo e PRETENDE invece per vecchi e nuovi tranvieri SALARIO, DIRITTI DIGNITÀ, SICUREZZA E SALUTE ovvero tutto quello che le aziende - in accordo con i loro sindacati complici - continuano a toglierci da anni.
Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici a prendere atto dell’ennesimo fallimento dei sindacati complici che, se ce ne fosse ancora bisogno, hanno dimostrato che le loro politiche non si basano sulla difesa dei diritti e del TPL ben comune ma denotano la loro subalternità alla politica liberista del governo e al padronato.
L’ULTIMA E UNICA ALTERNATIVA SI CHIAMA USB !!!
PARTECIPARE ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 21 OTTOBRE
E ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 22 OTTOBRE
SIGNIFICA DIFENDERE IL TPL E RIVENDICARE DIRITTI E DIGNITÀ.