In Umbria Busitalia Nord fa cassa con le multe ai passeggeri, USB: restituire i soldi ai cittadini
Nel pieno delle difficoltà con cui i cittadini umbri e gli operatori dei servizi essenziali stanno affrontando le criticità della pandemia, Busitalia Sita nord della Regione Umbria, si preoccupa di aprire una campagna di aggressione all’evasione tariffaria come non mai da un anno a questa parte.
Dopo tanta superficialità nel merito della sicurezza del servizio di trasporto pubblico in un frangente così drammatico, la società non dimostra alcuna considerazione verso i cittadini che si trovano in forte difficoltà economica.
Per la cittadinanza tutta, oltre al danno si aggiunge la beffa; infatti l’azienda non tiene conto delle difficoltà prodotte non solo dalla chiusura di molti punti vendita ma anche per l'abolizione dell'acquisto in vettura attraverso il conducente.
Invece di rendersi conto delle difficoltà oggettive che i cittadini si trovano di fronte, si sceglie di sfruttare l’occasione, ancora una volta, per fare cassa.
Una ingordigia non nuova per Busitalia che, dopo aver messo per molti mesi in cassa integrazione i lavoratori e aver ridotto il servizio all’osso, ha prodotto i suoi bei profitti attraverso i finanziamenti elargiti dal governo per i mancati introiti.
L’Unione Sindacale di Base, da sempre al fianco di lavoratori e cittadini, chiede che l'azienda si renda disponibile a restituire le multe fatte in questo periodo a quei cittadini che non sono riusciti a procurarsi il titolo di viaggio; semmai al momento del controllo dei titoli di viaggio si dia la possibilità, a chi trovato sprovvisto, di pagare il proprio viaggio, piuttosto che sfruttare l’occasione per elargire una salata contravvenzione.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato Umbria