intervento dell'asl di Brescia su denuncia Cub fumi e perdita olio allo scalo di Brescia
Spett. ASL Brescia
Servizio Sicurezza Del Lavoro
U.O. Sicurezza del Lavoro
C.so Matteotti, 21 Brescia
E, p.c.
Trenitalia
Divisione Cargo
Capo Area Ing. Calabrese
RSPP
Dott. Nicola Lentinio
Si porta alla vostra attenzione quanto ci è stato segnalato dai lavoratori operanti nell’impianto di Brescia stazione FS in merito all’episodio che ha causato l’intervento dei VVFF in stazione il giorno 1 Luglio.
In tale occasione da un carro merci fuoriusciva fumo maleodorante, risultato di un processo di combustione lenta; contemporaneamente dallo stesso carro si verificava la fuoriuscita ad alta temperatura di olio - così come alta era la temperatura del carro stesso - che si è riversato al suolo. Successivamente il carro è stato collocato in un binario allo Scalo di Brescia, onde svuotarlo del suo contenuto e quindi poterlo rimuovere.
Si precisa al proposito che il suddetto carro era proveniente dalla Repubblica Ceca, transitato dal confine di Tarvisio, giunto a Brescia il 27 giugno e diretto a Cavatigozzi (CR), ed il carico risultava materiale ferroso per fonderia.
Non è la prima volta che i lavoratori segnalano, e portano a conoscenza delle strutture aziendali preposte, anomalie relative al contenuto dei carichi trasportati, in relazione alle condizioni di sicurezza e al contenuto degli stessi. Dalle stesse strutture preposte in passato non sono giunte però chiarificazioni in merito, in relazione sia al contenuto delle merci trasportate, né delle necessarie misure di prevenzione per i lavoratori, in particolare alla necessità di informare gli stessi sulle condizioni di particolari carichi, come avvenuto nel caso in questione.
Con la presente chiediamo all’Organo di Vigilanza un intervento al fine di chiarire l’episodio in tutti i suoi aspetti e verificare il potenziale pericolo determinato dal transito negli scali di Brescia di merci pericolose non opportunamente segnalate nei documenti di viaggio, onde far sì che non si verifichino in futuro casi analoghi.
Più in generale pensiamo che questo ennesimo episodio concentri l’attenzione sulle condizioni degli operatori ferroviari dello Scalo di Brescia che spesso lavorano in condizioni di sicurezza precarie sia in relazione ai mezzi di prevenzione messi a disposizione e usati, sia nello specifico alle condizioni dei carichi. In generale, la prevenzione ci viene segnalata carente non solo come fornitura di mezzi idonei, ma anche come formazione e informazione ai lavoratori in merito alle operazione da svolgere in sicurezza rispetto ai carichi.
Certi di un vostro esaustivo intervento.
Distinti saluti
Milano, 25 luglio 2008
Alessandro Pellegatta
SEGRETERIA CUB TRASPORTI LOMBARDIA
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