ITA ignora i cassaintegrati Alitalia e apre scandalose selezioni per 1250 assunzioni dal mercato: presidi USB martedì 6 a Fiumicino, mercoledì 7 al Ministero del Lavoro
I cassaintegrati Alitalia che nei mesi di ottobre, novembre e dicembre non avranno pagata l’integrazione salariale per un errore dell’amministrazione straordinaria, hanno appreso con rabbia la notizia che ITA nelle giornate del 14 e 16 dicembre farà due open days in famosi alberghi di Roma e Milano.
Siamo allo scandalo. ITA non può ignorare che tutti i dipendenti Alitalia, oggi a carico dei contribuenti, sono tutti i naturali candidati come dovrebbe essere in un paese civile. Ancora non c’è una parola chiara dal management, che imperterrito vuole ignorare migliaia di persone fuori dal ciclo produttivo senza un motivo, considerate anche le pessime performance dell’azienda.
Il bacino dei cassaintegrati del gruppo Alitalia conta ben 4200 dipendenti che stanno sopravvivendo a fatica perché la Cigs non è regolarmente retribuita e rischia di essere abbassata l’integrazione salariale al 60% per l’anno 2023. Tutto questo è inaccettabile.
Il governo prenda immediata posizione, così come il nuovo CdA, perché ITA, azienda di proprietà del Mef al 100 %, proceda finalmente alle assunzioni prioritariamente considerando i lavoratori di Alitalia.
Martedì 6 dicembre presidio area Tecnica Fiumicino.
Mercoledì 7 dicembre presidio al Ministero del Lavoro, via Veneto
USB annuncia che seguiranno altre mobilitazioni finché questa situazione non sarà sanata.
USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo