La crisi di liquidità di Ferrovie della Calabria colpisce anche i cittadini

Cosenza -

La soppressione dei servizi per mancanza di gasolio, comunicata con una formale nota a firma della direzione aziendale delle F.C., ha reso ancora più evidente la responsabilità della Giunta Regionale che, dopo aver ottenuto la riduzione dei costi aziendali grazie a un accordo sottoscritto con le OO.SS. presenti in azienda, USB esclusa, ha tagliato il salario, oltre 90 posti di lavoro ed ha introdotto ulteriori flessibilità ad un’organizzazione del lavoro già per sua natura flessibile, non trova di meglio che rammaricarsi della situazione in cui versa la società Ferrovie della Calabria come riportato da una nota del 28/10/2012 a firma dell’Assessore Regionale ai Trasporti on. Fedele.


Noi crediamo che non basta rammaricarsi ma che bisogna porre in essere azioni concrete, come ad esempio liquidare le trimestralità relative al contratto di servizio che ammontano a oltre 10 Mln di euro.


No egregio Assessore!!! Così non va bene!!!


Non basta oggi tessere le lodi alle lavoratrici e ai lavoratori che, responsabilmente, continuano a garantire il diritto alla mobilità dei cittadini nonostante vantino stipendi arretrati e altro per una media di oltre 7.000 € ciascuno. Le stesse maestranze, che non più tardi di un mese addietro lo stesso Assessore ha qualificato come vagabondi per aver chiesto le spettanze arretrate e perché, esasperati per la mancanza del salario e per le incertezze che incombono sul loro futuro, avevano deciso di astenersi dal lavoro.


Così come non basta dichiarare che la soluzione della crisi è in dirittura d’arrivo pur sapendo che le risorse che verranno recuperate attraverso la rimodulazione dei fondi FAS ( 60 Mln di € ) non basteranno a coprire i debiti di FdC.


Ecco, sarebbe opportuno, invece dei soliti proclami, conoscere in modo chiaro quali saranno gli interventi che dovranno essere realizzati per rientrare dal debito che egli stesso valuta essere oltre i 120 mln di euro.


Non basta affermare, ancora, che la responsabilità politica del debito è da attribuire a chi ha governato in precedenza che, a suo dire, ha distratto le risorse destinate alle Ferrovie della Calabria per altri capitoli di spesa. È solo una timida ammissione di quello che finora è stato negato dal suo predecessore on. Orsomarso.


Questa affermazione ci conferma che la responsabilità della crisi di una delle più importanti realtà industriali della Calabria, è da conferire alla cattiva amministrazione della cosa pubblica da parte di una classe dirigente locale incapace e insignificante. Cosa che la scrivente O.S ha sempre denunciato pubblicamente.


Ciò posto, rammentiamo all’Assessore che, a prescindere dalle scelte politiche a suo tempo fatte, la continuità amministrativa resta in capo all’attuale Giunta e che a nulla valgono le critiche rivolte agli amministratori dell’azienda considerato che i C.d.A., comprendenti anche consiglieri di nomina regionale, hanno sempre presentato bilanci sui quali la Corte dei Conti non ha mai obiettato.


Invitiamo pertanto la Giunta Regionale e l’Assessore ai Trasporti a parlare chiaro su cosa si intende fare delle Ferrovie della Calabria. Quali saranno i progetti per conseguire un rilancio vero dell’azienda, le risorse economiche all’uopo necessarie (oltre agli oramai famosi 20 mln di € destinati alle infrastrutture che ancora nessuno ha visto) che dovrebbero garantirne il consolidamento nell’ambito del T.P.L. Calabrese.


Nessuna certezza sembra prospettarsi per le Ferrovie della Calabria, anzi, noi leggiamo nelle vuote parole del comunicato dell’Assessore che si stanno preparando le condizioni per richiedere alle lavoratrici e ai lavoratori ulteriori sacrifici e tagli di posti di lavoro.


Siamo convinti che sia giunto il momento di fare chiarezza sul futuro delle Ferrovie della Calabria avvisando che non accetteremo e che quindi contrasteremo con tutte le nostre forze, progetti che mettano in discussione i livelli dei servizi, i livelli occupazionali e il salario delle Lavoratrici e dei Lavoratori.