La priorità degli Assistenti di Volo
Durante la scorsa settimana sono continuati gli incontri tra USB Lavoro Privato degli Assistenti di Volo e la direzione delle Relazioni Industriali di Alitalia Sai per tracciare un percorso condiviso sul quale (ri)costruire relazioni degne di questo nome. Ricordiamo come questi incontri sono dovuti anche alla sospensione dello sciopero indetto per il 1 febbraio da parte della nostra O/S.
Abbiamo apprezzato l'approccio costruttivo con il quale i nuovi responsabili della direzione hanno affrontato gli incontri, seppur in una fase di avviamento della nuova società, ma riteniamo che la disastrosa esperienza degli ultimi anni ci spinga a una cautela più che doverosa nell'aspettare la compagnia alla prova dei fatti.
Abbiamo comunque proposto quelle che secondo noi sono le principali priorità della categoria sulle quali incardinare il confronto:
La prima in ordine di importanza riguarda sicuramente Attività, sviluppo e occupazione che interessa il Piano Industriale, le previsioni di sviluppo, il part time e le modalità con quale recuperare posti di lavoro, partendo dal bacino di ricollocazione dei colleghi ex Cai ed ex Lai;
La seconda priorità investe l'ambito delle regole e della capacità di dotarsi di un impianto condiviso. Ciò va dalle regole contrattuali, a quelle dell'impiego, all'applicazione corretta delle direttive europee, come per esempio sui posti di riposo sugli AA/MM di L/R, per finire a tutti quegli ambiti di definizione che spettano alla contrattazione integrativa (ferie, permessi, malattia, comporto, etc.)
La terza e ultima riguarda invece le prospettive professionali della categoria dentro una compagnia aerea che è all'interno di una nuova alleanza, riconoscendone le specificità legate anche a un'anzianità media elevata che richiede una gestione sicuramente attenta, e di quali strumenti e politiche dotarsi per aprire una nuova stagione di relazioni.
Il primo banco di prova sarà il tavolo già aperto sull'armonizzazione del contratto Cityliner con quello applicato alla SAI, riconvocato per il 16 febbraio, sul quale chiederemo non solo trattamenti più equi e dignitosi ma anche che questa compagnia entri finalmente a pieno titolo all'interno di una logica di gruppo.
Purtroppo, questo confronto rischia di partire con il piede sbagliato dato che nelle ultime settimane abbiamo registrato la rescissione dei contratti di SOE unite alle voci sul ridimensionamento dello sviluppo annunciato non meno di un mese fa e la possibilità di appaltare in wet lease nostre rotte nella prossima stagione estiva. Infatti, non può sfuggire a nessuno l'impatto che tali scelte hanno sulla salvaguardia dell'occupazione e sulle prospettive della categoria, determinando una partenza con il piede sbagliato.
USB ha intenzione di trovare un nuovo modo di fare relazioni sindacali con la nuova azienda, ma nessuno, ripetiamo nessuno, può chiederci di “non disturbare il manovratore” se le premesse si mantenessero in questo modo. Questo è stato fatto per tanti, troppi anni dal sindacato “collaborativo” con la dirigenza CAI con tutti i disastri che sono stati prodotti da quella scelta.
La capacità reale di aprire una nuova stagione di relazioni industriali dipende però molto dalla categoria, dalla capacità di chiudere una volta per tutte con un recente passato fatto di un arcipelago di tanti “ex” e di divisioni laceranti, di ricostruire una propria identità e di individuare le priorità con le quali affrontare le sfide una nuova (e speriamo più fortunata) stagione. Priorità che per USB non possono essere scisse da quel principio di solidarietà e di unità che per troppo tempo è stato seppellito dall'individualismo imperante.
Il giorno 13 febbraio c'è la prima convocazione con all'ordine del giorno il sistema “Alis”.
9 febbraio 2015