LA VERNICIATURA Mercoledì in una decina hanno imbrattato il tram
Assalto al tram, identificati in due.
Rifondazione: «Un atto vandalico. Condanna politica? Per cose più serie»
PADOVA — Assalto al tram, già identificati due no global. Proseguono a ritmo serrato le indagini della Digos sull'agguato teso al metro tram mercoledì scorso. L'ESAME DEI FILMATI L'esame dei riscontri filmati negli uffici della questura ha già portato all'identificazione di due giovani attivisti dei centri sociali per i quali si profila la denuncia per danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. I giovani sono stati riconosciuti confrontandone le immagini con quelle che li hanno ritratti in altri scontri e tafferugli che hanno visto protagonisti gli attivisti dei centri sociali in città.
Si tratterebbe pertanto di disobbedienti sul cui capo già pendono altre denunce per analoghi episodi. Gli uomini della Digos hanno nel frattempo sentito gli addetti alla conduzione del mezzo su rotaia ed altri testimoni che hanno assistito la scena. A disposizione degli investigatori ci sarebbero anche i riscontri filmati delle telecamere installate su edifici del centro. Probabile quindi che degli stessi reati debbano rispondere altri giovani dei quali si stanno ancora accertando le identità. IL DIBATTITO POLITICO A livello politico l'episodio di martedì scorso sembra invece non trovare quella compattezza nella condanna richiesta appena ieri da Ivo Rossi. « Questi signori devono capire che in città non ci sono zone franche e che la legalità non è un optional — avevaspiegato il presidente cittadino della Margherita — , su questo episodio inaccettabi le mi piacerebbe che tutti i partiti, nessuno escluso, avessero parole nette di condanna» . Una condanna che non arriva però dal partito di Fausto Bertinotti. «E' un gesto che si commenta da sé — spiega Giuliana Beltrame capogruppo comunista in consiglio comunale — Si tratta di un atto di vandalismo e come tale va considerato. Le condanne politiche lasciamole per cose più serie» . Per la Beltrame il richiamo alla solidarietà di tutti i partiti per l'imbrattamento del tram rischia di scivolare nel ridicolo. «Il punto è un altro — aggiunge l'esponente comuni sta — a forza di gridare al lupo al lupo, alla fine si rischia di non riconoscere più i lupi veri» . I VERDI Se all'interno della maggioranza affiorano ancora una volta i sottili distinguo sui rapporti con il movimento, un attacco frontale all'amministrazione arriva invece dai Verdi e dai no global che in un documento accusano Flavio Zanonato di voler criminali la sinistra antagonista, riesumando, a trent'anni di distanza «quel Teorema Calogero pensato e organizzato a più mani tra le stanze della procura della Repubblica di Padova e quelle della locale federazione del Partito comunista italiano, non era dimostrabile» si legge nel volantino. «Ampliato da molti organi d'informazione il sindaco Zanonato vorrebbe proporre una declinazione dello stesso teorema — si legge ancora nel documento — Dietro a una varietà di sigle operanti nel sociale si celerebbe un unico ristretto gruppo di persone che tutto dirige e tuttodetermina… Evoca addirittura la possibilità dell'omicidio politico.
Indica centrali eversive, questa volta radio Sherwood: farebbe informazione, ma esorterebbe anche ad azioni violente e penalmente rilevanti» .
A sottoscrivere il comunicato tra gli altri ci sono il consigliere dei Verdi Aurora D'Agostino, Roberto Marinello e Marzio Sturaro gli esponenti del Sole che ride denunciati dai gruppi di maggioranza per aver interrotto un consiglio comunale nell'autunno scorso e Stefano Pieretti di Adl Cobas.