Le scomode verità su Alitalia. Fermiamo la svendita! Sciopero nazionale di 24 ore il 2 ottobre 2017
Fin dal giorno dopo il referendum, abbiamo cercato in tutti i modi di far emergere quale fosse la reale situazione di Alitalia e le ragioni profonde di una crisi per molti versi inspiegabile. Oggi, grazie anche al contributo di studiosi ed esperti, sono stati svelati molti dei passaggi della storia di Alitalia. Questa chiarezza sui fatti e le vicende, maldigerita dal “sistema”, è la conferma di quanto noi abbiamo sempre sospettato. Gli stessi Commissari hanno portato un po’ di luce su molte delle “stranezze” di quest’azienda. Quindi risulta quanto segue:
• Il valore del mercato del trasporto aereo italiano è poco meno di 29 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 10%. Di questa torta solo il 3% va ad Alitalia, mentre la maggior parte va ad altri vettori e soprattutto a Ryanair che porta i suoi guadagni fuori dall’Italia;
• Il bilancio di Alitalia del 2016 non è stato mai presentato, ma possiamo desumere che questa sia una compagnia che, trasportando 23 milioni di passeggeri con 120 aerei, incassa poco più di 3 miliardi di euro. Sarebbero basi di partenza di tutto rispetto che non giustificano lo squilibrio, anzi;
• C'è ormai concordia sulle cause del dissesto di Alitalia: centinaia di milioni all’anno sono stati buttati via in appalti assurdi su carburante, leasing, contratti di manutenzione, sistemi informatici, wet lease;
• Alitalia non solo ha bisogno di una classe dirigenziale all’altezza, ma anche d’investimenti necessari per la riconversione della flotta e le necessarie infrastrutture, di un sistema di regole uguali per tutti gli operatori, finora più che favoriti dall’ultra-deregulation del settore;
La risultante di queste quattro verità è la seguente:
- Alitalia è un’azienda seduta su un mercato in forte espansione che fa molto gola e dove finora hanno fatto soldi soprattutto le compagnie straniere;
- Alitalia gode tuttora di un'ottima reputazione e trasporta molti passeggeri;
- Alitalia quindi ha le condizioni oggettive per poter essere risanata con investimenti e capacità.
Allora qualcuno ci deve spiegare qual è la ragione per la quale si deve correre a (s)venderla in fretta e furia al peggior offerente in condizioni
tuttora critiche. Nonostante lo stretto riserbo dei commissari, da più parti si dà per scontato che le offerte in campo non produrrebbero altro che lo spezzatino aziendale, la riduzione del perimetro, della flotta e che non ci sarebbero investimenti. Soprattutto il risultato di una vendita sbagliata provocherebbe migliaia di esuberi in tutte le categorie. Se le indiscrezioni arrivano fino a noi, figurarsi se non circolino ai massimi livelli dei sindacati confederali... quindi tutti zitti? NO!
USB riprende la vertenza esattamente da dove l'aveva lasciata:
E’ necessario bloccare la svendita di Alitalia e il disastro sociale che ne conseguirà.
E’ giusto chiedere un intervento dello Stato e la Nazionalizzazione per le aziende strategiche E’ imprescindibile un sistema di regole uguali per tutti e il blocco della giungla degli appalti!
SE SEI D'ACCORDO CON NOI, SCIOPERA IL 2 OTTOBRE PER 24 ORE INSIEME A TUTTO IL TRASPORTO AEREO NAZIONALE RISPRENDIAMOCI IL SETTORE! DIFENDIAMO IL NOSTRO LAVORO!
Fiumicino, 21 settembre 2017