LEGGE FINANZIARIA PER IL 2008 E DECRETO LEGGE ALLEGATO
Nella seduta del 28 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità la manovra finanziaria per l’anno 2008 consistente in particolare in un decreto legge per 7,5 miliardi di euro con effetti immediati sul 2007 e nel disegno di legge finanziaria per il 2008 del valore di 11 miliardi di Euro.
Da una sommaria lettura dei disegni di legge approvati dal Consiglio dei Ministri si rilevano, specificatamente per il comparto del trasporto pubblico locale, i seguenti punti:
DISEGNO DI LEGGE FINANZIARIA PER IL 2008
Articolo 6 – Trasporto pubblico locale
Il comma 1 dispone l’istituzione di un Fondo destinato alla promozione dello sviluppo del trasporto pubblico locale con una dotazione, per l’anno 2008, di 500 milioni di Euro.
Il comma 2 definisce la ripartizione di questi 500 milioni di Euro in
- 220 milioni di Euro per l’adeguamento dei trasferimenti statali alle regioni per mantenere l’attuale livello dei servizi;
- 150 milioni di Euro per investimenti in mezzi di trasporto per le finalità previste al comma 1031 della Legge finanziaria 2007 (Fondo per il pendolarismo);
- 130 milioni di Euro per investimenti in trasporti rapidi di massa di cui all’articolo 9 della legge 211/92.
Il comma 3 dispone che le risorse siano suddivise con decreto del Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Permanente per i rapporti tra Stato, regioni e Province Autonome.
Il comma 4 estende l’oggetto del finanziamento per gli investimenti in mezzi di trasporto anche per l’acquisto di elicotteri destinati ad un servizio minimo di trasporto pubblico locale per garantire collegamenti con isole minori con le quali esiste un fenomeno di pendolarismo con la precisazione che comunque almeno il 50% delle risorse destinate al fondo è destinata esclusivamente all’acquisto di autobus e di veicoli ferroviari, metropolitani e tranviari.
Il comma 5 prevede che gli interventi finanziati dalla legge 211/92 con le risorse di cui al comma 2 (130 milioni di Euro) sono destinati al completamento delle opere in corso di realizzazione in misura non superiore al 20%. Il finanziamento di nuovi interventi è subordinato all’esistenza di parcheggi di interscambio, ovvero alla loro realizzazione, che può essere finanziata con le risorse di cui al comma 2.
Il comma 6 interviene in merito alle modalità di erogazione delle risorse statali a copertura dei rinnovi dei CCNL e precisamente: “Le modalità di cui all’art.1, comma 3, del decreto legge 21 febbraio 2005, n. 16. convertito con modificazioni nella legge 22 aprile 2005, n. 58, si applicano anche alle risorse di cui all’articolo 23, comma 1, del decreto legge 24 dicembre 2003, n. 335, convertito con modificazione nella legge 27 febbraio 2004, n. 47.
Il comma 7 introduce, per l’acquisto degli abbonamenti al trasporto pubblico locale, la detrazione dell’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 19% per un importo delle spese stesse non superiore a 250 Euro. Tale detrazione è applicabile anche per chi sostiene la spesa nell’interesse delle persone a proprio carico e specificatamente recita: “Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2008 per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale, spetta una detrazione d’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, nella misura del 19% per un importo delle spese stesse non superiore a 250 euro. La detrazione spetta semprechè le spese stesse non siano deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo. La detrazione spetta anche se la spesa è sostenuta nell’interesse delle persone indicate nell’art.12 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 che si trovino nelle condizioni indicate nel comma 2 del medesimo articolo 12” .
DECRETO LEGGE COLLEGATO
ARTICOLO 7 – CONTRIBUTI AL TRASPORTO METROPOLITANO NELLE GRANDI CITTA’
PER L’ANNO 2007 E’ AUTORIZZATA LA SPESA DI EURO:
- 500 milioni per la prosecuzione delle spese di investimento finalizzate alla linea “C” della metropolitana di Roma (comma 1);
- 150 milioni per la realizzazione di investimenti relativi al sistema metropolitano urbano e regionale di Napoli (comma 2);
- 150 milioni per la realizzazione di investimenti relativi al sistema ferroviario metropolitano di Milano (comma 3).
ARTICOLO 19 – MODIFICHE ALLA DISCIPLINA IN MATERIA DI PAGAMENTO DELLE P.A.
L’articolo apporta delle modificazioni al comma 1, art. 48 bis, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 73,n.602, introdotto dal comma 9, dell’art.2, del DL 3 ottobre 2006 n.286.
Le società a prevalente partecipazione pubblica sono state escluse dall’ambito di applicazione della norma del predetto articolo 48 bis.
OSSERVAZIONI
Gli interventi previsti nella finanziaria, per il trasporto pubblico locale e per la mobilità dei cittadini pur se sembrano dare qualche segnale di novità, come la detrazione dell’imposta lorda per gli abbonamenti al trasporto pubblico, purtroppo confermano, ancora una volta in senso negativo, una continuità politica, per il comparto, essenzialmente definibile una politica tappa buchi in quanto persevera nella mancanza di un progetto organico e sistematico per il risanamento e rilancio dei trasporti pubblici locali.
Inoltre, considerando che il 2008 è l’anno di rinnovo del CCNL degli autoferrotranviari questa finanziaria, come le precedenti, non smette con una politica di risorse distribuite a pioggia e quindi prospetta, ancora una volta, un rinnovo contrattuale senza le risorse necessarie per veri interventi strutturali che diano certezze economiche ed un futuro al TPL e ai lavoratori del comparto. Ancora una volta…. se non si riuscirà, con la mobilitazione, a porre nell’agenda delle priorità del Governo il comparto … la categoria, nella sua legittima aspirazione di rinnovo del CCNL, rischia di divenire nuovamente ostaggio e strumento delle aziende del trasporto pubblico locale e degli enti locali proprietari per operazioni che poco hanno in comune con la reale e non più rinviabile necessità di dotare la collettività di un servizio degno di questo nome.