L'Italia non può perdere anche il nevralgico settore dello spazio

In allegato il volantino

Nazionale -

La più grande azienda Spaziale presente in Italia: la Thales Alenia Space, sta rapidamente precipitando in una crisi che, in mancanza di interventi significativi, rischia di vedere la propria presenza fortemente ridimensionata sul territorio nazionale.

I nostri iscritti dei siti di Roma lanciano un grido di allarme  richiedendo  un intervento serio da parte delle istituzioni e dello stato Italiano che, soltanto a parole e non nei fatti, dichiarano che le telecomunicazioni satellitari sono un settore strategico per il paese.
La realtà è che il governo Italiano assieme a Finmeccanica e all’Agenzia Spaziale Italiana stanno negando le opportunità e il futuro a migliaia di lavoratori diretti, e ancor più nell’indotto, occupati negli stabilimenti Italiani legati al mercato spaziale.  Si sta lasciando la gestione di questi stabilimenti ai Francesi della  Thales: la multinazionale che detiene la maggioranza della vecchia Alenia Spazio.

 

Il paradosso è che il personale impegnato negli stabilimenti Italiani è sicuramente al top della professionalità a livello mondiale ma questo rischia di passare in secondo piano rispetto alla scelta operata dai Francesi di dirottare le produzioni nei paesi che maggiormente investono sul settore,  come Francia,  o su quei paesi come la Germania e l’Inghilterra che si stanno riaffacciando a questo settore, abbandonato nel passato, con cospicui investimenti e finanziamenti, mentre l’Italia non solo non vara nuovi programmi spaziali, ma non assegna i finanziamenti necessari alla l’attivazione e la prosecuzione  dei programmi di telecomunicazioni e di osservazione della Terra.

 

Tutto questo sta determinando una reale situazione di difficoltà, evidenziata dalla richiesta di Cassa integrazione ordinaria, che rischia di precipitare in autunno qualora l’Agenzia Spaziale Italiana non eroghi le risorse utili al proseguimento del programma COSMO SG. Ancora più grave rischia di prospettarsi il 2015, con la scadenza di molti dei programmi spaziali attualmente in  produzione e la mancanza di nuovi programmi.

Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con l’azienda sulla cassa integrazione: vero e proprio campanello d’allarme per le sorti degli stabilimenti Italiani.

 

In allegato il volantino delle RSU dell’USB Lavoro Privato della Thales Alenia Spazio in cui si iniziano ad indicare alcune delle iniziative che devono essere prese  a sostegno di questo importante settore industriale Italiano e delle migliaia di lavoratori addetti all’industri spaziale.