Livorno, picchetto alla Bertani e manifestazione sugli scali Rosciano con i lavoratori Seatrag. USB incontra il nuovo presidente dell'Autorità portuale

Livorno -

Dalle 7 di questa mattina l'Unione Base di Base è presente allo sciopero dei lavoratori ex Elia (MT logistica Srl) di fronte ai piazzali della Bertani in via Firenze a Livorno. Il nostro sindacato è recentemente entrato anche in questa società che da alcuni anni gestisce una parte della movimentazione auto nel nostro porto.

A causa del sistema degli appalti a ribasso (e al silenzio assenso da parte di tutti i soggetti coinvolti) la società Bertani ha affidato una parte delle lavorazioni a una cooperativa che, invece di applicare il contratto nazionale della logistica, utilizza manodopera a "basso costo" per aumentare i propri profitti. Ovviamente, senza un lavoro sindacale unitario, a distanza di qualche tempo i lavoratori che sono rimasti con le "vecchie" tutele iniziano ad essere messi in discussione.

Questa mattina si è svolto uno sciopero con picchetto proprio di fronte ai piazzali. I lavoratori della cooperativa sono entrati al lavoro mentre alcuni camion sono stati bloccati (uno ha accelerato di fronte al cordone dei lavoratori come per investirli). Nei prossimi giorni USB farà il punto con i propri iscritti per capire come proseguire nella vertenza.

Alle 10 invece, i lavoratori portuali della Seatrag, sostenuti dai loro colleghi di ALP, SDT e UNIPORT, hanno manifestato di fronte all'Autorità Portuale in vista dello sciopero programmato per l'8 aprile. Le motivazioni dello stato di agitazione sono l'assenza di bagni e spogliatoi per buona parte dei dipendenti (assenza che si trascina ormai da anni), i carichi di lavoro e la turnistica che costringe alcuni dipendenti a svolgere il proprio lavoro solo nei turni notturni con conseguente aumento delle criticità su salute e sicurezza e il rinnovo dell'integrativo aziendale.

Una delegazione è stata ricevuta dal nuovo presidente dell’Autorità Portuale, Luciano Guerrieri e dal segretario generale. Un incontro molto importante nella quale abbiamo affrontato queste problematiche, in particolare i primi due punti, cogliendo anche l'occasione per esporre la posizione del nostro sindacato su temi generali. Abbiamo chiesto al presidente di convocare anche l'azienda in modo da ottenere un riscontro e nei prossimi giorni prenderemo nuovamente contatti con l'Autorità Portuale. Al momento sappiamo che, per quanto riguarda gli spogliatoi, è stata presentata, finalmente, la richiesta di autorizzazione agli uffici preposti.

Abbiamo colto l'occasione anche per denunciare la totale assenza di regole e controlli per quanto riguarda il settore della logistica. Ditte e cooperative che prendono appalti senza applicare i contratti nazionali di settore, come appunto succede nei piazzali della Bertani o alla Sintermar (dove ci sono lavoratori che entrano nei varchi doganali con il contratto delle pulizie o multiservizi) Una guerra al ribasso i cui effetti li stanno pagando solo i lavoratori. Se è vero che dobbiamo pensare al "porto del futuro" e dobbiamo fare "sistema" allora le imprese che operano nelle aree portuali devono rispettare le leggi e le regole vigenti.

Ringraziamo il presidente Guerrieri per la disponibilità ma soprattutto ringraziamo i lavoratori e le lavoratrici presenti al presidio. Fin dall'inizio del nostro percorso sindacale nel porto abbiamo affermato di voler affrontare le problematiche tutti uniti al di là dell'appartenenza ad una società piuttosto che ad un'altra. Se oggi siamo sotto attacco è perché ci siamo fatti dividere e abbiamo perso la capacità di muoverci come come un corpo unico.

USB Livorno

29-3-2021