La protesta degli ex lavoratori e lavoratrici Air Italy davanti al Mise: pretendiamo risposte per il futuro
A più di un mese dal ricevimento delle lettere di licenziamento, il 7 febbraio gli ex lavoratori di Air Italy tornano un'altra volta a Roma e un'altra volta sotto il palazzo del MiSE, reclamando quelle risposte che da mesi attendono invano. Non è tollerabile che di fronte ad una crisi di proporzioni enormi come questa, collocata dentro la più grave crisi del trasporto aereo mondiale e dell'intero comparto turistico causato dalla pandemia, questo governo "dei migliori" - uscito intonso dall'elezione del presidente della Repubblica - rimanga ancora in silenzio mentre dovrebbe fornire risposte ai 1322 lavoratori e lavoratrici coinvolti.
È necessario che il Governo si assuma la responsabilità di dichiarare tutto il settore del trasporto aereo come area di crisi, provvedendo così tutti gli strumenti fondamentali per garantire il reddito necessario, il mantenimento delle certificazioni e gli incentivi alla ricollocazione, indispensabili per dare un'opportunità per il futuro non solo agli ex lavoratori Airitaly ma a tutti coloro che hanno perso e stanno per perdere il lavoro a causa della più grande crisi dal dopoguerra ad oggi.
Il tempo sta scorrendo inesorabile e sta per terminare: i lavoratori e lavoratrici Air Italy pretendono risposte per uscire da quel circolo vizioso che sta divorando migliaia di posti di lavoro; NON TORNEREMO A CASA SENZA AVERE QUEL SEGNALE DAL GOVERNO CHE ATTENDIAMO DA TROPPO TEMPO.
AP - COBAS - USB