Manifestazione lavoratori portuali di Livorno davanti all'autorità di sistema
Questa mattina il Coordinamento USB Porto di Livorno ha convocato una manifestazione di fronte alla sede dell'Autorità di Sistema. Presenti numerosi lavoratori portuali anche non iscritti alla nostra organizzazione, che hanno voluto lanciare un segnale forte di unità e di chiarezza circa la questione Green Pass.
Non ci è piaciuta la superficialità con cui le altre sigle sindacali e anche la stessa Autorità di Sistema, hanno liquidato il tema nei giorni scorsi.
Il nostro sindacato, pur evendo posizioni chiare in merito all'utilità e all'importanza della vaccinazione come UNO dei tanti strumenti per prevenire la pandemia Covid, ha scelto di opporsi all'utilizzo strumentale di un espediente, come quello dell'obbligo di Green Pass, che rischia di diventare l'ennesimo strumento di divisione tra i lavoratori ma soprattutto un modo per deresponsabilizzare le aziende rispetto a tutte quelle prerogative di legge sulla sicurezza e la salute dei lavoratori.
In prima battuta abbiamo ribadito come la nostra organizzazione non accetta lezoni da nessuno. Siamo stati in prima fila, durante i periodi peggiori della pandemia, per combattere le aziende che volevano mandare al massacro i lavoratori. Esposti, manifestazioni, tre scioperi nazionali in pochi mesi e 4 delegati o iscritti USB licenziati in tronco per aver denunciato l'assenza di DPI nelle proprie aziende (poi fortunatamente tutti reintegrati).
Tutto ciò non ci impedisce oggi, di avanzare forti critiche sullo strumento "Grenn Pass" ma soprattutto non deve diventare il pretesto per abbandonare centinaia di lavoratori, che hanno fatto scelte diverse, sperando quasi in un loro licenziamento o in una sospensione.
USB, ancora una volta, non lascia indietro nessuno.
Abbiamo chiesto ufficialmente all'Autorità Portuale di Livorno di intervenire pubblicamente e concretamente affinchè TUTTE le società portuali garantiscano tamponi gratuiti sul posto di lavoro per i lavoratori che ne facciano richiesta.
Garantire un'attività di monitoraggio e controllo periodico estesa a tutti i lavoratori del nostro scalo. Dai portuali ai Marittimi agli autotrasportatori. Attività coordinata dalla ASL e dalla Autorità Portuale con i costi a carico delle società.
Altrimenti non ci vengano a raccontare che il Green Pass è una misura eslusivamente sanitaria che andrà a "derogare" a tutta un'altra serie di misure importanti legate alla salute dei lavoratori.
In merito a ciò denunciamo tutta una serie di enormi contraddizioni e criticità già da oggi presenti nel nostro scalo. L'obbligo di controllo del Green Pass è a carico del datore di lavoro. Tale controllo va effettuato all'inzio del turno e non verrà effettuato ai varchi portuali. Si stanno già creando paradossi che vedono lo stivatore o il rizzatore entrare su una nave a lavorare a contatto con il marittimo a cui, se non scende dalla nave, non è richiesto alcun controllo. Così come il trasportatore che arriva al Terminal. Sia chiaro, non vogliamo, con questa riflessione, porci contro altri lavoratori come noi, ma semplicemente far emergere una serie di contraddizioni più o meno evidenti di questa nuova misura. I controlli VERI su possibili contagi e su nuovi focolai, con questo sistema, NON ci saranno. E non può che essere così in quanto il Green Pass non è una misura sanitaria a 360°.
Al termine del presidio siamo stati ricevuti dal Segretario Generale Matteo Paroli e da alcuni dirigenti e funzionari dell'Autorità di Sistema. Ringraziamo lo stesso Segretario per la disponbilità e il dialogo. Abbiamo esposto nel dettaglio le nostre preoccupazioni e le nostre richieste. Tra 10 giorni circa è previsto un nuovo incontro anche con il Presidente Guerrieri. In questi 10 giorni USB Porto continuerà nella sua attività di monitoraggio ma soprattutto proseguirà la propria campagna sindacale affinchè si arrivi ad ottenere tamponi gratuiti per tutti i lavoratori che ne faranno richiesta.
Usb Livorno Sez Porto