MARITTIMI: IL 16 LUGLIO E' SCIOPERO !!!

Roma -

  In seguito all'esito negativo del tentativo di conciliazione esperito a Roma, il giorno 2 luglio, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, USB proclama lo sciopero di 12 ore per tutto il personale delle navi passeggeri e da carico, il giorno 16 luglio. Lo sciopero viene proclamato  a seguito della mancata convocazione per il rinnovo del contratto nazionale Federinea e Confitarma.

Lo sciopero sarà così articolato:

inizio sciopero due ore prima della partenza per i collegamenti delle isole maggiori. Per le isole minori, lo sciopero sarà dalle ore 00.00 alle 12.00 del 16 luglio. Intero turno lavorativo per il personale amministrativo inclusi i turnisti.


PROCLAMATO LO SCIOPERO SU TUTTE LE NAVI PASSEGGERI E DA CARICO

ANCHE PER GLI AMMINISTRATIVI A TERRA SARA' SCIOPERO

IL 16 LUGLIO 12 ORE DI SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI MARITTIMI CHE FERELINEA E CONFITARMA NON VOGLIONO DISCUTERE CON I LAVORATORI

Per informazioni: Ignazio De Rosa - 348.9252927


Gravissima l'assenza di Federlinea e Confitarma al tavolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 2 luglio a Roma. Strumentale, discriminatoria ed irresponsabile, la motivazione dell'assenza che ha obbligato il Ministero a chiudere negativamente il tentativo di raffreddamento con USB. Ora l'azione passa ai lavoratori chiamati ad uno sciopero storico che possa rimettere in discussione un contratto nazionale che "altri" hanno già accettato senza minimamente pensare all'arretramento normativo imposto a chi lavora in questo settore e soprattutto passa gran parte della vita lavorativa in mare. Prima dei soldi, quattro spiccioli per la verità, c'è la dignità e il rispetto dei lavoratori tutelati ormai da un vecchio contratto che i nuovi armatori vogliono stracciare e superare con un contratto "nuovo" che, però, riporta i marittimi ai livelli infami degli anni '60 del secolo scorso. USB chiede il referendum sul contratto e prima, almeno uno straccio di trattativa con i lavoratori veri, quelli che buttano il sangue e il sudore sulle navi. Ma a quanto pare agli armatori, bravi a fare i "privati" con i soldi pubblici, piace giocare facile con burocrati sindacali pronti a firmare ogni loro pretesa senza nessun tipo di opposizione, senza nemmeno guardare alla vera rappresentatività dimostrata dagli iscritti al sindacato. Bloccare la flotta il 16 luglio servirà a dimostrare, come in Germania, che i lavoratori dei trasporti quando alzano la testa e scioperano possono ancora contare e farsi rispettare.


COMUNICATO STAMPA
 
MARITTIMI: USB PROCLAMA SCIOPERO IL 16 LUGLIO
PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO

 
 

L’Unione Sindacale di Base ha proclamato per il 16 luglio prossimo lo sciopero di tutto il personale marittimo e amministrativo delle società di navigazione aderenti a Fedarlinea e Confitarma.
Lo sciopero  sarà di 12 ore, con inizio due ore prima del previsto orario di partenza; per le navi in collegamento con le isole minori: dalle ore 00.00 alle ore 12:00 del 16 luglio; per i lavoratori amministrativi: intera giornata, incluso i turnisti. Saranno garantiti i servizi minimi essenziali

 
La convocazione della gente di mare ad una giornata di lotta per il lavoro e per il rinnovo contrattuale giunge dopo due tentativi di conciliazione presso il Ministero Lavoro. Lo sciopero è indetto contro il contratto truffa stipulato da Cgil, Cisl e Uil, oggetto di dura contestazione da parte dei lavoratori, che favorisce l’ulteriore precarizzazione del lavoro marittimo, lasciando assoluta discrezionalità alle aziende in tema di immissione in Turno Particolare e Continuità di Rapporto di Lavoro, periodo d’imbarco, impiego generalizzato di mano d’opera extra comunitaria su navi battenti bandiera italiana.
 
Un contratto che ha annullato in un unico generico calderone tutte le  specificità dei vari segmenti del trasporto marittimo, lasciando irrisolti molti nodi legati all’operatività dei mezzi ed alla vita delle persone imbarcate e che, nella migliore delle ipotesi, trasferisce gli aspetti connessi  all’organizzazione del lavoro ed al salario di produttività alla contrattazione di secondo livello, dove i rapporti di forza sono a favore degli armatori.
 
Sul versante salariale, gli aumenti di paga sono assolutamente insufficienti per il settore marittimo:
100 euro medi in quattro anni, dopo anni di vuoto contrattuale, sono un insulto alla dignità, ancora più grave se considerato alla luce della tangente chiamata “Una Tantum” in favore delle organizzazioni sindacali, pari a 1/26° della paga: il sindacato confederale rastrella in una sola rata quello che viene dato ai lavoratori in quattro anni.
 
L’Unione Sindacale di Base chiama dunque tutti i marittimi a scioperare il 16 giugno ed invita tutti i lavoratori di bordo e di terra a far sentire la propria voce per l’indizione del referendum confermativo del contratto.

 
Roma, 7 luglio 2015
 
 
Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina
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