Movibus S.r.l. Milano: si è dovuti arrivare ad una sentenza di cassazione per imporre il rispetto delle normative di sicurezza

Milano -

Era il mese di settembre del 2019 quando la Movibus di Milano irrogò un provvedimento disciplinare nei confronti di due nostri Delegati che si erano rifiutati di trasportare persone in piedi nelle tratte autostradali, non osservando un ordine di servizio della società. Un provvedimento da noi ritenuto sin da subito illegittimo e fuori ogni logica che ci ha visti affiancare i Lavoratori con forza e determinazione in un lungo e tortuoso percorso, portando la questione davanti ai giudici.

Già dalla sentenza della corte di appello di Milano, del 2022, la superficialità della società era palese:

  • L'autista è responsabile dell'autoveicolo che riceve in consegna ed è tenuto ad osservare tutte le norme di legge ed i regolamenti per la circolazione.”
  •  L’azienda può solamente fare “una verifica del corretto esercizio da parte del dipendente del potere discrezionale attribuitogli in relazione alle condizioni concrete di ammissibilità del trasporto in piedi dei passeggeri nei tratti extraurbani.”
  • nel caso specifico “va osservato che non vi era un tratto di percorrenza breve, ma ben quindici chilometri da percorrere in autostrada. […] D’altra parte vi era un evidente pericolo per la incolumità dei passeggeri. Sono evidenti i rischi che si corrono non indossando le cinture di sicurezza e viaggiando in piedi già in tratti urbani, ma in autostrada tale rischio è davvero eccessivo, solo che si consideri che l’impiego della cintura di sicurezza riduce dell’80% il rischio di morte in caso di incidenti.”

Ma il comportamento della Movibus ha continuato ad essere scorretto, oseremo dire spregiudicato, continuando ad emettere ordini di servizio che miravano ad obbligare i conducenti a trasportare persone in piedi nelle tratte autostradali; non ha mai ritenuto di dover ottemperare quanto i giudici avevano disposto considerandola una sentenza non definitiva ricorrendo in cassazione…

EBBENE, ECCO LA SENTENZA DEFINITIVA DELLA CORTE DI CASSAZIONE!!

Una sentenza che conferma il rischio del trasporto di passeggeri in piedi nelle tratte autostradali riconoscendo l’autorevolezza e professionalità del conducente che applica tutte le norme atte alla sicurezza del servizio.

Ora non resta che la Movibus S.r.L. della città di Milano faccia il suo dovere:

  • revocare tutti gli ordini di servizio illegittimi;
  • annullare tutte le sanzioni illegittime comminate per questa motivazione;
  • restituire ai lavoratori, quanto sottratto in applicazione di provvedimenti disciplinari illegittimi;
  • esporre in tutti i depositi un ordine di servizio in linea con le legittime disposizioni della sentenza;
  • comunicare a tutta l’utenza la corretta e legittima modalità del traporto nelle tratte autostradali;
  • adeguare il servizio alle reali esigenze dell’utenza.

Ovviamente, questa O.S., a seguito delle precedenti sentenze, aveva già formalmente scritto alle associazioni datoriali evidenziando che “occorre evitare assolutamente che prassi o ordini espliciti diano vita ad una pratica rischiosa per la vita. Basterebbe il buon senso per giungere a questo esito. Ma se non basta invochiamo il rispetto del codice della strada.”

Vedendo lo scellerato comportamento della società Movibus di Milano, e la completa apatia delle stesse associazioni datoriali (ANAV per quanto riguarda la Movibus) torneremo a scrivere; questa volta allegando la sentenza di cassazione.

 

Le RSA USB Lavoro Privato, Movibus-Milano                                                                                              

USB Lavoro Privato, Coordinamento Nazionale settore TPL