No a finte soluzioni per Alitalia! Nella favola del rilancio Delta è il lupo travestito!
Colpo di scena nell’ultima settimana, prima del termine ultimativo per l’offerta vincolante di Alitalia: con una lettera chiarissima Atlantia, squarcia il velo e ha mostrato lo stallo e i problemi del progetto per la compagnia. Per chi non ricordasse il passaggio precedente, diciamo che il primo governo Conte aveva individuato la soluzione mista pubblico + privato, con quattro soggetti FSI, Mef, Delta, Atlantia.
Da mesi USB aveva evidenziato e rammentato a tutti, che questa scelta in opposizione all’intervento diretto dello Stato, avrebbe rappresentato un cammino stretto con molti rischi. Ora ci troviamo con il maggiore soggetto societario tra i quattro facenti parte il consorzio, che invia a Mise una lettera drammatica da cui si evince:
- 1) che il piano industriale elaborato da FSI su suggerimento di Delta è del tutto insufficiente e non garantisce gli investitori, resta tutta da trattare l’alleanza Blue Skies per rotte nord america; - 2) che l’unico modo per affrontare un impegno economico nella cordata, il cui progetto adesso sembra senza capo né coda, sia quello di ottenere il rinnovo delle concessioni autostradali.
Altro che rilancio di Alitalia! Siamo ben distanti da quello che è stato assicurato da Di Maio, nei 5 incontri dell’ultimo anno!
Nel frattempo, i commissari dalla fine di agosto sono chiusi in un silenzio imbarazzato e non danno segni di sé, sebbene siamo arrivati al terzo sollecito per un incontro sullo stato dell’azienda. Che cosa è successo per interrompere ogni contatto con le parti sociali? Diverse fonti ci dicono che la cassa sia oramai erosa, nell’attesa di una soluzione che non è arrivata nei tempi previsti. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca...
In questi giorni si vocifera di un altro rinvio dei termini e di una nuova iniezione di altri 350 milioni. A cosa servirebbero questo nuovo prestito in questa fase?
- A terminare un’operazione fintamente “di mercato”, pagata ancora una volta dai cittadini a fondo perduto, senza aver ottenuto almeno di avere voce in capitolo nel progetto, giacché i destinatari di questi soldi sono dei privati. Questo è l’argomento che i detrattori stanno già usando contro Alitalia.
- A lasciare a Delta solo vantaggi nonostante i pochi soldi investiti.
Ma stiamo scherzando? Delta ha dimostrato che il suo interesse non incontra quello di Alitalia e non è più credibile né come soggetto né per il piano industriale. Non abbiamo bisogno di altri prenditori, soprattutto dopo Etihad!
Aggiungiamo a pochi giorni dalla chiusura per la cessione, le sigle confederali hanno sottoscritto la CIGS, mentre da un altro lato si cerca di riaprire il finanziamento del Fondo di Solidarietà che scadrà a fine anno. In modo che tutto sia pronto per accompagnare alla porta gli ignari e fiduciosi lavoratori... Non ci sono garanzie per il rilancio, per il mantenimento del perimetro, per l’occupazione. Delle regole di sistema ci stiamo dimenticando. Il tempo del commissariamento, che doveva essere usato per trovare le soluzioni più idonee, è stato consumato senza idee e con preconcetti; senza la concretezza e la determinazione che richiedeva la questione Alitalia, al punto che pensiamo che per il governo sia ormai più un problema che un’opportunità. Questa cordata a noi ora sembra un pannicello caldo, alla faccia dei lavoratori.
CHI RISPONDE DI TUTTO? COSA HA FATTO FSI? COSA HA FATTO IL GOVERNO?
DOPO UN ANNO DI ATTESA, LO STALLO E’ INACCETTABILE! USB appoggerà ogni iniziativa conflittuale generale per il rilancio di Alitalia.
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IN LEGGE 300/70 MERCOLEDI’ 16 OTTOBRE ORE 10.30 -12.30
SCIOPERO 25 OTTOBRE - 24 ORE
USB Lavoro Privato Trasporto Aereo
Fiumicino, 08 ottobre 2019