NO AI RINCARI BUS, NO ALLA LIBERALIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO

Bologna -

Tper – società nata un anno fa dalla fusione tra atc e fer con lo scopo dichiarato di contenere i costi e migliorare il servizio- ad oggi può “vantare” un deficit di 9,4 milioni.

Nel frattempo preannuncia per il 1° di agosto l'aumento del prezzo del biglietto per gli autobus, il taglio di alcune corse e prossimamente toccherà ai lavoratori del settore pagare il loro tributo in termini di peggioramento delle condizioni lavorative.

Questo il frutto delle politiche di austerità e delle liberalizzazioni che colpiscono il settore dei trasporti. Tutti, a chiacchiere - partiti politici e sindacati complici - parlano di rilancio dell'economia ma le uniche ricette che sono in grado di proporre sono quelle a base della crisi economica: le politiche liberiste e le privatizzazioni.

Il trasporto ferroviario regionale che prossimamente la regione E.R. intende mettere a gara sarà investito dallo stesso processo che, se non ostacolato, porterà agli stessi risultati: aumento del prezzo del trasporto, taglio di treni e peggioramento delle condizioni lavorative. Usb alla mobilitazione più generale contro le politiche di austerità che ci vedrà impegnati nel prossimo autunno affiancherà quella per contrastare la scellerata scelta della regione E.R. di liberalizzare il settore attraverso la gara sul ferro. Rilanciamo la lotta a difesa del trasporto ferroviario bene comune.

Su questa parola d'ordine invitiamo comitati, pendolari, utenti alla mobilitazione unitariamente ai lavoratori del settore.