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Piergiorgio Luccarini, direttore di T.T. SpA, continua a denigrare le Rdb...

5 dicembre 2007 - Il Piccolo

Trieste.

 

Trieste - Piergiorgio Luccarini, direttore di T.T. SpA, continua a denigrare le Rdb e i suoi coordinatori con affermazioni non vere e insinuanti, che ledono la reputazione, la credibilità e la rappresentatività del sindacato di base. Si ritiene necessario replicare e contestare le accuse che nuovamente la Società di trasporto triestina – per bocca del suo direttore generale – continua a diffondere periodicamente sul suo notiziario aziendale, sulle bacheche di servizio e sulla stampa cittadina, al solo scopo di ingenerare dubbi tra i lavoratori, relativamente alla correttezza dell’attività delle Rdb e dei suoi coordinatori.

Nel frattempo nell’azienda di trasporto cittadina: gli autobus vanno a fuoco e la sicurezza non viene garantita; i lavoratori scioperano con Rdb, con adesioni che raggiungono il 72%; i dirigenti della società continuano ad accumulare condane e censure da parte della Magistratura, degli ispettorati del lavoro e della Medicina del lavoro; i 300 lavoratori firmano le petizioni chiedendo maggiore sicurezza e migliori condizioni di lavoro.

Nonostante tutto ciò, Luccarini e gli altri direttori aziendali dimostrano palesemente la forte preoccupazione che nutrono nei confronti delle iniziative di Rdb e insistono nella loro attività di intimidazione disciplinare, nei confronti del sindacato di base e dei suoi coordinatori, tanto che nella loro lettera, diffusa di proposito sulle bacheche aziendali e distribuita ai lavoratori nei giorni precedenti allo sciopero generale del 9 novembre, proprio al fine di boicottare la protesta sindacale, hanno provveduto a bollare pubblicamente il coordinatore regionale delle Rdb trasporti, accusandolo di utilizzare in modo scorretto le risorse previste dalla legge 300/70, ovvero di fare un uso scorretto dei permessi sindacali retribuiti, durante gli scioperi proclamati dagli stessi sindacati di base.

I dirigenti e gli amministratori di T.T. SpA non hanno proprio digerito il fatto di essere stati costretti, per due volte di seguito nella stessa giornata, ad accettare un provvedimento di conciliazione con Rdb, dal giudice del Lavoro prima e all’Ispettorato del Lavoro poi, ammettendo in tali sedi di aver ripetutamente applicato in modo scorretto le norme legislative e quelle contrattuali. In relazione poi all’attività che viene svolta dall’organizzazione di base, durante gli scioperi della stessa proclamati, è noto a tutti che le norme legislative e gli accordi sindacali applicativi, esentano alcune categorie di lavoratori dalla partecipazione agli scioperi, proprio perché esistono delle funzioni e dei compiti che non possono essere trascurati, disattesi o differiti ad altri momenti.

Per i dirigenti sindacali nazionali e anche per quelli regionali, si rende necessaria un’intensa attività di coordinamento e di organizzazione della protesta sindacale, ma si rende altresì necessaria anche una dettagliata raccolta di dati informativi che vengono poi adeguatamente selezionati e inoltrati agli organi informativi regionali, i quali si attendono sempre un dettagliato resoconto sulle motivazioni e sulle percentuali di adesione allo sciopero, di tutte e quattro le province della regione.

Fabrizio Gianolla, Cub Federazione Rdb - provincia di Trieste