Porto di Taranto, USB chiede la proroga dell’Agenzia per il lavoro e la riqualificazione

Taranto -

Il coordinamento operatori portuali USB Taranto chiede la proroga dell'attività dell'Agenzia per la somministrazione del lavoro e per la riqualificazione professionale del porto di Taranto, con riferimento a unità lavorative addette alla movimentazione dei container.

USB propone di valutare la possibilità di destinare dei fondi a tal fine anche nel periodo successivo alla scadenza del termine di giugno 2021. Questo per garantire, attraverso la deroga al limite imposto dai termini, un sostegno ai lavoratori non impiegati alla scadenza del triennio fissato. 

A seguire, la lettera inviata da Piero Prete (coordinamento operatori portuali USB Taranto) al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sen. Mario Turco.

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Egr. Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sen. Mario TURCO,

con la Presente la scrivente O.S., in rappresentanza dei lavoratori che risultano essere iscritti in elenco della Taranto Port Workers Agency Srl, in riferimento all'oggetto, desidera esprimere richiesta di proroga per l'attività dell’Agenzia per la somministrazione del Lavoro e per la riqualificazione professionale del Porto di Taranto istituita con l'articolo 4, del decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, a decorrere dal 1° gennaio 2017, avente lo scopo di sostenere l'occupazione, di accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali e di evitare grave pregiudizio all'operatività e all'efficienza portuali.

L' Agenzia, nella quale sono confluiti i lavoratori in esubero delle imprese operanti ai sensi dell'articolo 18, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, autorizzate alla movimentazione dei container avrebbe dovuto avere durata triennale. Il comma 5 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 243 del 2016 stabilisce che, in caso di nuove iniziative imprenditoriali e produttive che dovessero localizzarsi in porto, le imprese autorizzate o concessionarie devono fare ricorso, per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, ai lavoratori dell'Agenzia secondo percentuali predeterminate nel relativo titolo abilitativo.

A partire dal 30 Luglio 2019 la società turca Yilport Holding A.S. ha presentato all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio i documenti utili alla sottoscrizione della concessione per l'uso, con durata di 49 anni, del molo Polisettoriale di Taranto.

Il relativo piano di reinserimento dell'intera forza lavoro, elaborato ai sensi del succitato articolo 4, comma 5, del decreto-legge n. 243 del 2016, richiedeva il superamento del vincolo temporale di 36 mesi previsto dal medesimo articolo prorogati di ulteriori 12 mesi con emendamento del governo avente voce Art.11 bis del decreto-legge Milleproroghe a Gennaio 2020 agli oneri derivanti del comma 1 del presente articolo pari a 11,2 milioni di euro per l'anno in corso a valere sul Fondo Sociale per occupazione e formazione.

In considerazione dei tempi tecnici necessari ai fini del ripristino della funzionalità portuale e delle esigenze della Yilport Holding A.S. in collaborazione con la società San Cataldo Container Terminal e, tenendo conto del piano industriale della stessa che potrebbe risultare essere organizzato su nuove basi ed esigenze in quanto il trasporto marittimo ha subito ripercussioni sugli obiettivi previsti di movimentazione container dovuti alla pandemia, la scrivente O.S. desidera esprimere richiesta di valutare la possibilità e fattibilità di utilizzare eventuali fondi previsti dal citato decreto-legge anche nei periodi successivi alla scadenza termini di Giugno 2021, al fine di sostenere la forza lavoro non impiegata alla scadenza del predetto termine, derogando così al limite temporale la citata misura di sostegno.

Nel ringraziare sin da subito di quanto verrà disposto, in attesa di riscontro, Le auguriamo buon lavoro e Le porgiamo cordiali saluti.

Piero PRETE
Coordinamento Op. Portuali 
USB Taranto