Premio di risultato Busitalia: accordo ipocrita che risponde solo “alla voce del padrone”

Terni -

Lo scorso 22 ottobre, le segreterie nazionali, territoriali e le proprie RSU di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT, UGL AUTOFERRO e FAISA-CISAL, hanno siglato il nuovo accordo sul Premio di Risultato per l’azienda Busitalia, stabilendo la somma di 500 euro che diventa 600 se il lavoratore sceglie di versarlo nel Welfare.

Il 30 ottobre, ultimo scorso, anche la maggioranza della RSU di Busitalia Umbria ha formalmente condiviso ed aderito a quanto sottoscritto dalle segreterie nazionali il 22 ottobre; un passaggio dettato ai fini della legittimità dello stesso in quanto, per essere giuridicamente valido ed applicabile nelle tre aziende di Busitalia, (Umbria – Veneto – Campania) ha la necessità di essere sottoscritto da tutte le specifiche RSU.

Come RSU - USB Lavoro Privato della regione Umbria, riteniamo che questo accordo non sia affatto sufficiente per i lavoratori che, spremuti come spugne e costretti a lavorare in condizioni disumane, permettono ogni anno alla società di raggiunge livelli di utili vertiginosi e, lì dove si denunciano criticità economiche come in Veneto e Campania, a farne le spese sono comunque i lavoratori costretti a fare i conti con un salario insufficiente e una strutturale condizione di sottorganico.

Per questo rivendichiamo che oltre alla somma, così come prevista dall’accordo, vengano erogati subito almeno mille euro a tutti i lavoratori dell’azienda Busitalia.

Queste sono le condizioni necessarie per far sì che anche USB Lavoro Privato possa siglare l’accordo del 22 ottobre; diversamente, ancora una volta, ci troveremmo difronte ad un accordo ipocrita che risponde solo “alla voce del padrone”.

 

USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria