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Rassegna stampa Sciopero 15 Maggio

Venezia -

16 maggio 2009 - Il Gazzettino - Trasporti, lo sciopero riesce a metà E al Lido Actv annuncia i tornelli agli imbarcaderi nel nuovo terminal che sarà pronto nel 2010

 

Venezia - La difficoltà di trovare un mezzo di trasporto, ieri, si è sentita soprattutto in terraferma, con un’adesione tra che ha superato in alcune tratte il 60 per cento, soprattutto nel bacino extraurbano nord e sulla rete urbana di Mestre, secondo i dati forniti da Actv, a causa dello sciopero indetto dalle Rappresentanze di Base. In navigazione bisogna tener conto che erano previsti i servizi di collegamento garantiti per le isole, con la precettazione dei lavoratori, e in questo caso circa il 36 per cento dei dipendenti ha protestato. Defezioni soprattutto in Canal grande: le motozattere hanno funzionato quasi regolarmente, la linea 51-52 con una frequenza ogni mezz’ora, la linea 2 ogni 20. Diverse invece le indicazioni fornite da Rdb, che ha parlato di 80 per cento di adesione nel settore automobilistico e 60 nella navigazione. Sotto accusa il contratto di lavoro, «che non è ancora stato siglato - sottolinea Giampietro Antonini, coordinatore dei comitati di base - quello firmato è solo un protocollo d’intesa a cui dovranno seguire le contrattazioni per settore, con clausole sociali che non ci soddisfano. Basti pensare che ad esempio si parla delle 39 ore settimanali come quantità di lavoro effettiva nelle quali non saranno più comprese neanche le soste pasto o i tempi accessori. Poche garanzie nel settore dei subappalti, il diritto di sciopero viene messo in discussione, come pure i riferimenti economici non ci stanno bene». E così ieri i collegamenti sono stati a singhiozzo, nel pomeriggio anche per effetto della regata velica che si è svolta in Bacino e che ha dirottato i mezzi lungo il canale dell’Orfano.

Nel frattempo ieri sera all’hotel Ausonia Hungaria si è svolto il convegno "Trasporti ed infrastrutture su Lido e Pellestrina Quali progetti per migliorare la qualità della vita", promosso dal Partito Democratico di Lido e Pellestrina. Dopo la presentazione del coordinatore del circolo Paolo Povolato ha moderato l’incontro Paolo Bonafè, responsabile provinciale del Pd su infrastrutture e mobilità, nonché consigliere d’amministrazione di Actv.

Dall’estate 2010 nel terminal del Lido in piazzale Santa Maria Elisabetta verranno installati i tornelli per consentire un accesso differenziato agli imbarchi per i residenti e tutti gli abbonati. Lo ha confermato ieri sera l’assessore comunale alla mobilità e trasporti, Enrico Mingardi. In una sala affollata sono intervenuti anche i delegati della municipalità Angelo Ghezzo e Maurizio Pozzobon, per portare il punto di vista delle amministrazioni locali, oltre al presidente di Actv, Marcello Panettoni, e al numero uno di Pmv Antonio Stifanelli. I tornelli al Lido saranno anche uno strumento per "smascherare" coloro che viaggiano gratis per le disfunzioni di Imob. "Entro la prossima primavera prima delle elezioni comunali – ha spiegato Mingardi – puntiamo ad inaugurare la nuova porta d’acqua del Lido. Ragionare della mobilità del Lido significa anche inserirla nel contesto del grande interesse strategico che sta vivendo questo territorio. Stiamo rispondendo ora alle osservazioni che sono state fatte al Pgtu del Lido le cui direttive vanno nell’ottica di favorire la ciclabilità, ridurre la velocità delle auto e accrescere la sicurezza". Panettoni dal canto suo ha poi ribadito l’impegno di Actv per il Lido. «Per quanto riguarda il trasporto pubblico per qualità e quantità dei servizi il Lido ha pochi altri eguali, direi anzi nessuno, in Italia - ha sottolineato - Assicuro, inoltre, che il ferry boat ex "Salamina" verrà messo in esercizio definitivamente entro il mese di giugno con una barca ammodernata in ogni sua parte". Stifanelli, infine, ha affrontato la questione del nuovo terminal. "Proprio oggi (ieri ndr) ho firmato l’indizione della gara per la realizzazione delle sovrastrutture e la grande copertura a forma di vela. Gli esiti del bando si avranno il prossimo giugno, poi, salvo ricorsi, potranno partire i lavori. Contiamo che possano essere completati entro giugno del 2010, ma inseriremo nel bando punteggi più alti alle imprese che proporranno un anticipo dei tempi. Quello del nuovo terminal è un lavoro a fasi: solo sugli approdi e pontili spenderemo sei milioni di euro, cifra a cui andranno aggiunti altri 15 per la riqualificazione di tutta la parte retrostante."

 

 

16 maggio 2009 – City - Trasporti, i Cobas bloccano bus e metrò

 

VENERDì DI DISAGI Una parte del trasporto pubblico locale si fermerà oggi per l’astensione indetta dai sindacati di base. Saranno garantite le fasce protette. Previsti due cortei di protesta

MILANO - Metrò, bus e tram a rischio oggi: un venerdì di passione a causa dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. La protesta - indetta dai sindacati sindacati autonomi Cub, Unione sindacale italiana Usi-Ait, Al Cobas - vuole rivendicare il diritto a un "lavoro stabile, riduzione d’orario a parità di salario, forti aumenti di salario e pensioni, continuità del reddito". I sindacati di base non hanno quindi accolto l’invito fatto qualche giorno fa dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, a differire lo sciopero. Fasce orarie diverseGarantite le fasce protette, lo sciopero si terrà in orari diversi a seconda delle città. In particolare, a Milano l’astensione sarà dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. A Roma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine corse. A Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. Fra le grandi città, graziata solo Torino dove - grazie alla Fiera del Libro - bus, tram e metrò presteranno servizio. Le astensioni saranno accompagnate da due cortei: uno a Milano e un altro a Gallarate (Varese). Si ferma anche la scuolaE domani rischia di fermarsi anche la scuola per l’astensione indetta dai Cobas, che hanno pure organizzato una manifestazione nazionale a Roma contro "la disgregazione e la privatizzazione dell’istruzione pubblica". Alla protesta aderiscono i Cip (Comitati insegnanti precari) secondo cui "i provvedimenti Gelmini-Tremonti-Aprea costano 160mila posti di lavoro".

16 maggio 2009 - La Repubblica - Sciopero dei trasporti e cortei, città in tilt

Bus e metrò fermi e in piazza manifestazioni per la casa e la scuola. Blocchi del traffico davanti alla prefettura e al ministero dell´Istruzione

Roma - Sciopero dei mezzi, pioggia e due cortei. Un mix micidiale per la capitale, che ieri è precipitata nel caos. Per non rimanere a piedi, i romani hanno fatto ricorso massiccio alla macchina, anche se poi, contrariamente alle più nere previsioni, le due linee della metropolitana e la ferrovia Roma-Ostia hanno funzionato.

Grossi disagi invece per gli utenti di bus e tram: secondo l´Atac, l´adesione alla protesta è stata del 24%, secondo i comitati di base Cub, Cobas e Sdl, che hanno proclamato lo sciopero, la percentuale è stata del 45%, con punte del 55. «Sono dati che confermano la bocciatura da parte dei lavoratori di un´intesa che prevede un adeguamento salariale pari ad un caffè al giorno, l´allungamento da 2 a 3 anni della scadenza del contratto nazionale ed ulteriori limitazioni al diritto di sciopero», dichiara Giampietro Antonini, coordinatore della Cub Trasporti

Nel frattempo, una manifestazione non autorizzata dei centri sociali per l´emergenza alloggiativa ha bloccato lungotevere de´ Cenci, davanti all´assessorato alla Casa. Il corteo ha atteso invano di essere ricevuto da un rappresentate del Comune, poi si è diretto in Prefettura, a piazza Santi Apostoli, occupando via IV Novembre. Sono seguiti momenti di tensione con la polizia, urla e spintoni finché il capo di Gabinetto del Campidoglio ha accettato di incontrare un gruppo di delegati insieme al vicesindaco Cutrufo.

Blocchi anche davanti al ministero dell´Istruzione, per il sit in di oltre 200 tra docenti e personale Ata. «Non possiamo accettare che si taglino 57mila posti di lavoro ? ha denunciato Piero Bernocchi, portavoce Cobas ? un decimo riguarda il Lazio». Il corteo si è poi diretto a piazza Navona.

 

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Manifesto - Scuola e trasporti in sciopero contro i tagli

Il sindacalismo di base Cub, Cobas, SdL, che da pochi mesi ha dato vita a un «patto di base», ha dato la sua prova di forza nella scuola e nel trasporto pubblico. Lo sciopero di ieri, nel primo caso, era stato indetto per «impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata; per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private e danno ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale; per chiedere l'assunzione a tempo indeterminato dei precari sui posti vacanti; per il diritto di assemblea». Una manifestazione di diverse migliaia di persone, con in prima fila docenti e Ata aquilani, ha raggiunto il ministero dell'istruzione, a Roma. Sulla scalinata, hanno inscenato una protesta molto efficace, con professori chiamati all'appello che entravano in un «buco nero» formato da un telone e ne uscivano con maschera grigia e ali bianche, come «persone non più appartenenti a questo mondo». A macchia di leopardo, come sempre, le percentuali di adesioni allo sciopero dei mezzi pubblici. Fin dalla mattina si è parlato di «una media del 80% nel trasporto urbano a Venezia; a Trieste del 43%; a Bologna 55%; a Roma 45-55%; a Latina 80%». In una nota unitaria, i tre sindacati spiegano che «gli addetti al settore che dopo 16 mesi di mancato rinnovo contrattuale si vedono elargire un'elemosina e porre sul tavolo nuove proposte di produttività, flessibilità e precarietà». Tra le rivendicazioni «aumenti salariali che ridiano finalmente la possibilità di vivere con dignità; l'introduzione, in busta paga, di «un'indennità di carovita» che rivaluti la retribuzione almeno del valore dell'inflazione programmata; contenimento dell'orario di lavoro, a parità di salario, sia al fine della tutela della salute, della sicurezza sia allo scopo di favorire l'occupazione; riconoscimento delle malattie professionali, del lavoro usurante; diritto di rappresentanza sindacale, senza monopoli».(Fr.Pi.)

 

 

 

16 maggio 2009 - L'Unione Sarda la protesta

Trasporti e scuola, lavoratori in sciopero

Disagi nelle scuole e nel trasporto pubblico ieri per un doppio sciopero proclamato dai sindacati di base contro i «tagli» all'istruzione e i contenuti dell'intesa per il rinnovo del contratto dei lavoratori dei trasporti.

A Milano, secondo l'azienda dei trasporti (Atm), l'astensione dal lavoro (che si svolta con modalità diverse da città a città), non ha creato grandi difficoltà, almeno in orario-ufficio. Bassa adesione anche a Napoli. Di diverso parere i promotori dello sciopero. A Venezia - ha osservato la Cub, che ha indetto la protesta assieme a Cobas e Sindacato dei Lavoratori - l'adesione è stata del 80% nel trasporto urbano, 60% in quello extraurbano e 50% nel marittimo; a Trieste una media del 43%; a Bologna 55%; a Roma 45% con punte del 55%. I dati «confermano la bocciatura da parte dei lavoratori di un'intesa tutta a loro sfavore» ha detto Giampietro Antonini, della Cub trasporti. «È inaccettabile un adeguamento salariale pari a un caffè al giorno». Nella scuola, invece, lo sciopero è stato accompagnato da una manifestazione nazionale a Roma.

16 maggio 2009 - Il Piccolo SINDACATI: ADESIONE AL 43-47%

Bus in sciopero, sulle cifre è guerra tra Cub e azienda

Trieste - I disagi ai cittadini sicuramente ci sono stati, ma sullo sciopero che ieri ha semiparalizzato anche a Trieste il trasporto pubblico si è registrata ancora una volta una guerra di cifre. L’astensione dal lavoro infatti ha riguardato il 20-22 per cento dei dipendenti secondo Trieste Trasporti, il 43-47 per cento a detta della Cub (Confederazione unitaria di base) che lo ha indetto su base locale. Su scala nazionale, oltre alla Cub, altre tre sigle delle rappresentanze sindacali di base. «Sono dati che comunque confermano la bocciatura da parte dei lavoratori di un’intesa tutta a loro sfavore - ha dichiarato Willy Puglia, coordinatore regionale della Cub Trasporti - è infatti inaccettabile un adeguamento salariale che è pari a un caffè al giorno».

L’agitazione è stata indetta per protestare contro il contratto nazionale firmato invece dai sindacati confederali e che, secondo quanto riferisce Puglia, «prevede per gli autisti un aumento di 48 euro lordi al mese, l’allungamento da due a tre anni della scadenza del contratto nazionale, la possibilità di derogare da esso con contratti aziendali peggiorativi e ulteriori limitazioni al diritto di sciopero». I sindacati di base si sono invece mobilitati per «ottenere un aumento del potere d’acquisto dei salari, difendere e migliorare le condizioni e gli orari di lavoro, rilanciare i diritti acqusiti negli anni».

Molto diversa, come detto l’analisi di Trieste Trasporti. Secondo l’azienda, che conta 830 dipendenti, è saltato un autobus su cinque. Nella prima fascia, tra le 9 e le 13, avrebbe scioperato il 20 per cento dei dipendenti, nella seconda, dalle 16 alle 02.30 di notte, il 22 per cento.

 

 

 

16 maggio 2009 - Nuova Venezia, Sardegna, Ferrara/Tribuna Treviso/Trentino/Tirreno/Gazzetta Reggio, Modena, Mantova/Corriere Alpi/Centro/Alto Adige/Provincia Pavese/Mattino Padova Trasporto pubblico e scuola. Guerra di cifre sullo sciopero

ROMA - Sciopero, ieri, nelle scuole e nel trasporto pubblico. È stato proclamato dai sindacati di base contro i «tagli» all’istruzione e i contenuti dell’intesa per il rinnovo del contratto dei lavoratori dei trasporti. Secondo le aziende dei trasporti di Milano e Napoli, l’astensione del lavoro (che si è svolta con modalità diverse da città a città) non ha creato grandi difficoltà. Di diverso parere i promotori dello sciopero che hanno, invece, espresso soddisfazione per la partecipazione. La Cub, che ha indetto la protesta assieme a Cobas e Sindacato dei Lavoratori - parla ad esempio di addesione media del 55% a Bologna, e del 45% a Roma (con punte del 55%).

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Venezia - Trasporti. Stando al sindacato ieri ha aderito l'80% dei lavoratori.

Rdb accusa: «Da Actv, poca informazione»

Sciopero dei bus, terraferma in tilt

Venezia - Disagi pesanti ieri, soprattutto in terraferma, per lo sciopero nazionale dei Trasporti di 24 ore indetto da Rdb Cub per il rinnovo del contratto. Come sempre, c'è il solito balletto di cifre sull'adesione. Da un lato i sindacati parlano di un 80% e oltre per il servizio automobilistico, del 40% per la navigazione. L'Actv di un 62%, sceso poi al 58% nelle ore pomeridiane, per i bus; di un 37% per i vaporetti. Percentuali a parte, non è stata una bella giornata per i pendolari, imbottigliati nelle vie della città, tra i cantieri del tram, nel tentativo di raggiungere il posto di lavoro in auto. Lunghe code nelle arterie principale di Mestre, da via Piave a Corso del Popolo, e parcheggi pieni, proprio perchè in tanti hanno preferito uscire di casa direttamente con i mezzi propri. Danilo Scattolin, Rdb Cub, accusa: "C'è molta responsabilità dell'azienda che non informa per tempo e adeguatamente i suoi utenti - spiega - Ci sarebbe l'obbligo, in caso di sciopero, di mettere i manifesti informativi a ogni fermata. È stato mai fatto?". La risposta a chi ieri è rimasto ad aspettare autobus che non arrivavano. Soprattutto nelle aree extraurbane, dove l'adesione dei lavoratori, secondo il sindacato, è stata pressochè totale.(E.C.)

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Tempo - Autobus a mezzo servizio, alta adesione allo sciopero degli autisti di Latina

Protesta del personale Atral, la società per il trasporto pubblico del capoluogo pontino, aderente al Cub trasporti di Latina che ha partecipato allo sciopero nazionale indetto dal sindacalismo di base Cub, Sdl, Slai-Cobas e Cobas Lavoro Privato

Roma - La protesta, spiega la sigla sindacale, è scattata dopo la firma di un accordo contrattuale che «a fronte di aumento lordo di 48 euro al mese, prevede un maggior sfruttamento e precarietà del personale». Secondo il sindacato l'Atral, informata con forte anticipo dell'agitazione del personale, «ha ignorato di compiere, come previsto dalla normativa vigente, qualsiasi forma di comunicazione al Comune ed all'utenza sulle possibili conseguenze dell'azione di protesta dei lavoratori, creando così forte malumore e disagi imprevisti alla cittadinanza, sperando di scaricare le proprie colpe sui lavoratori». Tale comportamento - sostiene la Cub trasporti di Latina - sottolinea ancora una volta il fatto che vengono ignorare «di proposito le difficoltà più volte segnalate e continuamente sopperite dal senso di responsabilità dei lavoratori come avvenuto ad esempio, durante il recente Raduno degli Alpini». I lavoratori dell'Atral fanno sapere che nei prossimi giorni saranno attivate «nuove ed incisive manifestazioni di protesta contro la politica dell'Atral ed il silenzio degli organi politici ed amministrativi della Città di Latina».

 

 

 

16 maggio 2009 - Corriere della Sera - Si ferma un autista su due tanti disagi per i romani

Roma - Lunghe attese alle fermate degli autobus, sperando nell’arrivo di uno dei rari mezzi (stracarichi) in circolazione, traffico sostenuto e in alcune ore completamente bloccato in diverse zone della città, il centro preso d’assedio da una manifestazione dei lavoratori della scuola, terminata a piazza Navona, e un’altra per la casa, a Lungotevere de’ Cenci. Notevoli disagi, nonostante l’astensione degli impiegati del trasporto locale si sia limitata a un 50% circa, si sono registrati ieri a causa dello sciopero proclamato per l’intera giornata da Cub, Cobas, e SdL. Difficoltà anche per i pendolari, specialmente sulla Roma-Giardinetti, mentre le due linee della metropolitana e i treni della ferrovia Roma-Lido e Roma-Viterbo hanno mantenuto una frequenza abbastanza sostenuta.

Oggi, in occasione della Notte dei Musei, le linee A e B del metrò saranno attive fino alle tre del mattino: un’ora e mezza oltre l’orario, per godere più a lungo dell’apertura straordinaria dei centri d’arte.

 

 

 

16 maggio 2009 - Corriere del Veneto - Lo sciopero

Trasporti e scuola: buone adesioni a Trieste

TRIESTE - Molti autobus fermi a Trieste, pochi nel resto della regione. Lo sciopero dei trasporti proclamato ieri dai sindacati di base Sdl, Cub, Cobas Lv e Slai Cobas ha fermato – secondo gli stessi sindacati – il 43% degli autobus a Trieste, il 37% a Gorizia, il 21% a Udine e l'11% a Pordenone. Secondo le concessionarie si tratta di numeri «esagerati» visto che a Trieste si è fermarto il 20% dei mezzi a Gorizia e Udine uno solo e a Pordenone nessuno».

«Ci siamo fermati – spiega il Coordinatore Regionale della Cub trasporti, Willy Puglia – per protestare contro i recenti accordi nazionali, che non forniscono alcuna risposta ai reali problemi della categoria, che conta 120.000 addetti di cui 1.500 nel solo Friuli Venezia Giulia. Negli accordi nazionali sottoscritti dalle altre organizzazioni sindacali non si scorge alcun miglioramento per la maggior parte degli autoferrotranvieri, ne dal punto di vista economico ne normativo, poiché viene previsto solo un adeguamento salariale pari ad un caffè al giorno».

«E’ inoltre allungata da 2 a 3 anni, la scadenza del contratto nazionale, è prevista la possibilità di una deroga peggiorativa nei contratti aziendali, sono previste ulteriori limitazioni al diritto di sciopero».

Ieri hanno scioperato anche i sindacati di base della scuola. Se si escludono alcune decine di insegnanti triestini, l’adesione in tutta la regione è stata bassa.

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Messaggero - Roma. Un giorno da dimenticare, ieri, tra scioperi e cortei...

di LUCA BRUGNARA

Roma - Un giorno da dimenticare, ieri, tra scioperi e cortei, ma oggi la Città Eterna tornerà a far sognare, con la Notte dei Musei, tra siti aperti e visite guidate. Ieri pomeriggio poi c’è stata anche un’emergenza sul Muro Torto: si è rotta una conduttura, l’acqua ha invaso la strada ed è arrivata fino a piazza del Popolo. Allagato anche il sottopassaggio della metropolitana.

Tornando allo sciopero e ai disagi del resto della giornata: bus a singhiozzo, cortei, sit-in e, come se non bastasse, una pioggia a intermittenza hanno provocato non pochi disagi, ieri, per gli spostamenti in città, soprattutto in Centro, con momenti di tensione tra automobilisti intrappolati nel traffico e manifestanti. I problemi maggiori hanno riguardato lungotevere de' Cenci, dove si è svolto un sit-in davanti all'assessorato al Patrimonio. Lo sciopero dei mezzi pubblici, indetto dai sindacati di base (senza l'adesione dei confederali) ha visto una partecipazione, secondo Atac, del 24% del personale tra le linee gestite da Trambus, mentre è stato regolare il servizio su quelle periferiche di Tevere Tpl. Le due linee di metropolitana hanno funzionato regolarmente, così come i treni per Ostia e Viterbo. Ridotto il servizio per Giardinetti. Per il Cub Trasporti, invece, «la partecipazione a Roma è stata del 45%, con punte del 55%». Il corteo dei lavoratori della scuola, indetto da Cobas, Usi-Rdb Cub con insegnanti, lavoratori Ata, studenti ha sfilato fino a piazza Navona, con striscioni "contro i tagli di 57 mila posti di lavoro nella scuola". Con loro, anche insegnanti dell'Abruzzo. Intorno alle 11.30, l'area di Trastevere è andata in tilt: per un'ora, con i vigili che regolavano i passaggi, sui due lati di lungotevere è stato il caos. «Disagi e rallentamenti direttamente collegati al corteo - aggiungono dalla centrale operativa della polizia municipale - si sono avuti anche su corso Vittorio, piazza Venezia». La sosta prolungata su lungotevere de' Cenci e Raffaello Sanzio ha fatto perdere la pazienza ad alcuni automobilisti, che hanno protestato verso i manifestanti. «Anche noi stiamo andando a lavorare - assicura Daniele Reatto, in sella sul suo scooter. - Non è possibile fermare una città». Una delegazione degli universitari dell'Onda ha raggiunto la sede del Crui, la Conferenza dei Rettori, in piazza Rondinini, esponendo uno striscione. Maltempo e sciopero dei mezzi hanno spinto molti romani a prendere la macchina e per l'intera giornata, alcune aree hanno vissuto tra caos e clacson impazziti, dal Muro Torto all'Aurelia, dalla Nomentana a Porta Maggiore, a San Giovanni.

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16 maggio 2009 - Giornale di Vicenza/Arena/Brescia Oggi - TAGLI. La protesta dei sindacati di base

Trasporti e scuola, disagi per sciopero

ROMA - Disagi nelle scuole e nel trasporto pubblico, ieri, per un doppio sciopero proclamato dai sindacati di base contro i «tagli» all’istruzione e i contenuti dell’intesa per il rinnovo del contratto dei lavoratori dei trasporti. A Milano, secondo l’Atm, l’astensione dal lavoro (che si svolta con modalità diverse da città a città), non ha creato grandi difficoltà. Bassa adesione - si sostiene da parte padronale - anche a Napoli. Di diverso parere i promotori dello sciopero che hanno, invece, espresso soddisfazione per la partecipazione dei lavoratori. A Venezia - dice per esempio la Cub, che ha indetto la protesta assieme a Cobas e Sindacato dei lavoratori - si registra una media del 80% nel trasporto urbano, 60% in quello extraurbano e 50% nel marittimo. «Sono inaccettabili», dice Giampietro Antonini, coordinatore Cub trasporti, «un adeguamento salariale pari a un caffè al giorno e la possibilità di una deroga peggiorativa nei contratti aziendali». Nella scuola lo sciopero è stato accompagnato da una manifestazione nazionale a Roma.

 

 

 

 

16 maggio 2009 - Gazzetta del Sud - Scioperi Disagi e cortei

Scuola e trasporti proteste per i tagli e l'intesa sul contratto

ROMA - Disagi nelle scuole e nel trasporto pubblico oggi per un doppio sciopero proclamato dai sindacati di base contro i «tagli» all'istruzione e i contenuti dell'intesa per il rinnovo del contratto dei lavoratori dei trasporti. A Milano, secondo l'azienda dei trasporti (Atm), l'astensione dal lavoro (che si svolta con modalità diverse da città a città), non ha creato grandi difficoltà, almeno in orario-ufficio, ai cittadini e il servizio delle linee M1, M2 e M3 stamani è stato regolare. Bassa adesione anche a Napoli. Secondo stime dall'Azienda napoletana mobilità, nei depositi è rientrato appena il 10,5 per cento dei mezzi in servizio, è stata rispettata la prima delle due fasce orarie protette e hanno funzionato regolarmente le metropolitane e la Circumvesuviana. Di diverso parere i promotori dello sciopero che hanno, invece, espresso soddisfazione per la partecipazione dei lavoratori. A Venezia – ha osservato la Cub, che ha indetto la protesta assieme a Cobas e Sindacato dei Lavoratori – si registra una media del 80% nel trasporto urbano, 60% in quello extraurbano e 50% nel marittimo; a Trieste una media del 43%; a Bologna 55%; a Roma 45% con punte del 55% ; a Latina 80%. Fermi, sempre secondo la Cub, i trasporti extraurbani a Catania, Agrigento e Caltanissetta; forti disagi a Palermo. I dati «confermano la bocciatura da parte dei lavoratori di un'intesa tutta a loro sfavore» ha commentato Giampietro Antonini, coordinatore della Cub trasporti. «E' infatti inaccettabile – ha proseguito – un adeguamento salariale che è pari a un caffè al giorno, la possibilità di una deroga peggiorativa nei contratti aziendali, l'allungamento da due a tre anni della scadenza del contratto nazionale, e ulteriori limitazioni al diritto di sciopero, già fortemente compresso». Nel comparto scuola lo sciopero è stato accompagnato da una manifestazione nazionale a Roma. «No alla distruzione delle scuola», «estendiamo i diritti, stabilizziamo la ricerca» e «ddl Aprea cancro della scuola pubblica». Con questi e altri striscioni insegnanti e lavoratori Ata (gli ausiliari tecnico-amministrativi) sono scesi in piazza, partendo dalla sede del ministero dell'Istruzione, «contro i tagli di 57 mila posti di lavoro nella scuola». Al corteo, conclusosi a piazza Navona, hanno partecipato delegazioni di lavoratori della Sardegna, della Basilicata, della Puglia e del Lazio.

 

 

 

16 maggio 2009 - La Nuova Venezia - Sciopero e regata in Bacino Trasporti in tilt, oggi si replica

di Roberta De Rossi, ha collaborato Laura Bergamin

Venezia - Sciopero dei Cobas, sfide di vela in bacino San Marco, regate a remi: è un fine settimana di passione per gli utenti Actv, alle prese con corse a singhiozzo, lunghe attese ai pontili, viabilità interrotta. Una scaletta ricca di scadenze, in una città di pendolari e sempre piena come di turisti. Ieri, lo sciopero nazionale dei Cobas per il rinnovo del contratto ha provocato per tutto il giorno corse a singhiozzo per la navigazione (dove l’adesione è stata del 36%, con collegamenti con le isole garantiti e ricadute soprattutto sul Canal Grande) e disagi in terraferma (dove ha partecipato il 58% degli autisti Actv). L’agitazione si è, però, intrecciata con il blocco totale dei collegamenti Actv tra San Zaccaria e Sant’Elena, dalle 12.30 alle 18.30, in applicazione di un’ordinanza della Capitaneria di porto: blocco della navigazione che si ripeterà oggi e anche domani (i tempi della regata sono più ristretti, ma la gestione dei turni Actv ha portato alle 6 ore di sospensione). Risultato: disagi su disagi. Che si riproporranno, dilatati, anche oggi: niente più sciopero, ma nuovo, pesante rallentamento delle corse in mattinata, per la regata su caorline della «Festa del Mare», in partenza alle 11 davanti ai Giardini della Biennale, con giro del paletto a Santa Sofia e arrivo in darsena al Molo. Al pomeriggio, nuova sospensione del transito in Bacino - garantite solo le spole Lido-Sant’Elena e le corse dalla Giudecca lungo il canale degli Orfanelli - come ancora domani, in una giornata che come tutte le domeniche richiamerà al Lido (sole permettendo) folle di bagnanti e ciclisti.

Tre giorni di collegamenti Actv sottosopra, senza che il Comune sapesse alcunché: in premessa di ordinanza - in realtà - la Capitaneria specifica di aver acquisito i pareri positivi del Comune e dell’Autorità portuale, ma a Ca’ Farsetti cadono dalle nuvole. Non ne sa nulla l’assessore al Traffico acqueo Michele Vianello, niente l’assessore alla Mobilità Enrico Mingardi, scuote la testa il comandante dei vigili urbani Marco Agostini e, a fine giornata, anche il capo di cabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro, comunica che il Comune non ha espresso alcun parere sull’ordinanza.

Una situazione paradossale. «La prossima volta, alle conferenze di servizio convochino i cittadini», commenta il presidente di Municipalità, Enzo Castelli, «Come si fa a bloccare i servizi in Bacino per tre giorni di fila? Tra tanti disagi, la folla assiepata fino alla chiesa della Pietà - molti gruppi di turisti, ma anche numerosi pendolari che dovevano tornare a casa - che si è andata accumulando a metà pomeriggio al pontile della motonave diretta a Lido e Punta Sabbioni.

La regata. Per la prima tappa dell’iShares Cup Extreme 40 Sailing Series, riservata ai migliori catamarani internazionali, 10 i team in gara. Un centinaio gli spettatori in Riva Sette Martiri. Ieri Bmw Oracle ha chiuso in testa. Oggi seconda giornata, domani finale.

 

 

 

16 maggio 2009 - La Gazzetta di Parma - Sindacato. Protesta ieri mattina in via Taro

Tep, Cobas in sciopero

Parma - Alcuni dipendenti della Tep del sindacato autonomo Al Cobas - Cub trasporti (che raccoglie una ventina di lavoratori) hanno aderito ieri allo sciopero dei trasporti di 24 ore. I lavoratori chiedono aumento di salari e pensioni, lavoro stabile e riduzione del periodo di apprendistato, e contestano la revisione dei parametri di carriera.

16 maggio 2009 - La Tribuna di Treviso - Bus Actt, fallito lo sciopero dei Cub

Treviso - Sciopero degli autobus indetto dal Cub: a Treviso adesione molto limitata, disagi ridotti. Soltanto il 18% degli autisti Actt ha incrociato le braccia, mentre nelle altre città il dato medio supera il 50%. A Treviso, dalle 9 alle 12, si sono fermati 3 bus su 46, dalle 15 a fine servizio sono stati 7. Il servizio è stato garantito per tutte le linee, seppur a regime ridotto. «L’adesione non è stata eclatante - afferma Piero Antonini, referente veneto Cub Trasporti - ma è stata una avvisaglia: gli aumenti di stipendio sono a costo zero, e costringeranno gli autisti a 39 ore di guida effettive».(a.m.)

 

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Giorno - Sciopero Atm, i mezzi vanno. Ma è caos su strade e tram

Cub in piazza, lancio di uova contro la Commerciale

MILANO - MOLTO TRAFFICO, soliti strombazzamenti in centro all'ora di punta ma non il paventato blocco totale dei mezzi pubblici per lo sciopero di 24 ore indetto da Cobas, Sdl, e Cub. Le tre linee della metropolitana non si sono fermate mentre per quanto riguarda i mezzi di superfice in servizio l'Atm ha comunicato che nella seconda fascia dello sciopero, alle 19,30, erano il 62%. UN VENERDÌ MENO «nero» rispetto al passato, con il servizio alla fine garantito per tutta la giornata, comprese le fasce interessate dallo sciopero (8.45 alle 15 e dalle 18 alla fine del servizio). Pesanti comunque i disagi dovuti all'effetto annuncio: per non rischiare molti pendolari hanno preso l'auto, congestionando le strade e altri, invece, hanno preso la metropolitana prima del solito, congestionando i treni. Nell'ora di punta, dalle 17 alle 18, sulla linea rossa, direzione Sesto, le condizioni di viaggio erano a dir poco «disumane»: migliaia di persone stipate nel vagone come sardine. Intanto, ieri, si è conclusa con un lancio di uova sulla facciata della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, la manifestazione regionale organizzata dalla Confederazione unitaria di base proprio per lo sciopero generale che ha interessato anche la scuola. I manifestanti, al termine del corteo partito da largo Cairoli, hanno lanciato uova contro una gigantografia che riproduceva la figura caricaturale di un banchiere: «Voi siete la crisi, noi siamo la soluzione», lo slogan.

 

 

 

 

16 maggio 2009 - Il Secolo XIX - «Acts, lo sciopero di lunedì ci sarà fermi anche gli scuolabus»

Tutti a piedi dalle 10,15 alle 14,15. Per le organizzazioni di categoria sono risolte le incomprensioni con la Commissione di garanzia

Savona. Le cinque organizzazioni sindacali - Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa e Cub - si sono riunite per annunciare la conferma dello sciopero di quattro ore in programma per lunedì 18 (dalle 10,15 alle 14,15). Uno sciopero che, come precisa Mauro Nolaschi, segretario regionale Faisa-Cisal, «coinvolgerà anche i servizi di scuolabus e le navette di Costa Crociere». «L'accordo esistente - spiega - non specifica infatti che questi servizi debbano essere esentati». Pertanto, ai gravi disagi che si verificheranno nei trasporti all'ora di pranzo, si aggiungono anche quelli per gli scolari all'uscita da scuola. Riferendosi al doppio "no" della Commissione di garanzia allo sciopero dell'Acts, Nolaschi precisa che Cub confederazione e Cub trasporti hanno recapitato alla Commissione la documentazione dalla quale risulta che i Cub di Savona sono stati esentati da aderire allo sciopero nazionale dei trasporti di ieri. «Adesso è tutto a posto e lo sciopero si può fare regolarmente, come annunciato». Maurizio Loschi, segretario provinciale di Cub Trasporti, sottolinea come «non è detto che la Commissione di garanzia invii adesso una lettera nella quale ci autorizza a scioperare. L'invio della documentazione è sufficiente a darci il via libera». E poi si sfoga: «L'azienda non ha rispettato gli impegni, non mettendo in piedi iniziative unilaterali mentre c'era la trattativa in corso e non tirando fuori i capitali per poter soddisfare le nostre richieste: vuol dire che il presidente è stato autorizzato ad utilizzare tutti i fondi che ha ricevuto da Comune e Provincia, destinandoli ad altri appetiti (le banche creditrici), oltre a tutti quelli che ha risparmiato finora».(St.Mor.)

 

 

 

 

16 maggio 2009 - La Stampa. TRASPORTI I LAVORATORI ACTS E LINEA FERMI DALLE 10,15 ALLE 14,15

Lunedì c’è lo sciopero dei bus. L’azienda: "Niente più dialogo"

E’ muro contro muro tra i sindacati e la dirigenza

di ROBERTO PAVANELLO

SAVONA - Adesso è ufficiale: lunedì, dalle 10,15 alle 14,15, i mezzi dell’Acts si fermeranno. Dopo il rincorrersi di conferme e smentite dei giorni scorsi, l’ultima parola l’hanno detta ieri mattina tutte le sigle sindacali riunite insieme: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiasa Cisal e Cub. Uno sciopero che, nella sostanza, continua ad essere, però, contestato dal vertice dell’Acts.

«Scioperiamo per contestare la poltica aziendale del presidente Paolo Marson e della dirigenza Acts. Va bene risanare, ma non ai danni dei lavoratori», è l’assunto di fondo dei sindacati, che ribadiscono: «La manifestazione di lunedì è legittima. C’è stato un problema tecnico, ora risolto». A spiegare di che si tratta è Maurizio Loschi dello stesso Cub, il sindacato che aveva indetto per ieri uno sciopero a livello nazionale e che quindi avrebbe impedito quello di lunedì (sarebbero stati troppo ravvicinati): «Noi invece non abbiamo aderito - spiega -. Pensavamo che fosse sufficiente lo comunicassimo noi alla Commissione di garanzia. Invece era necessario che lo facesse la segreteria nazionale. Adesso lo ha fatto, quindi è tutto a posto».

«In realtà lo sciopero non è mai stato in dubbio. Le notizie di un suo annullamento - denunciano - sono state messe in giro ad arte dalla dirigenza, proprio per creare confusione. Quindi, se ci saranno disagi per gli utenti male informati la colpa non sarà certo nostra». Il corteo dei dipendenti Acts e Linea si darà appuntamento tra le 10,30 e le 11 davanti al deposito di Legino, poi, da lì, raggiungerà il Comune, percorrendo via Stalingrado, corso Tardy e Benech, corso Mazzini e corso Italia. Giunti sotto il municipio, una delegazione dei lavoratori chiederà un incontro al sindaco Berruti.

La posizione dei sindacati è netta: «Un’azienda non si risana solo con i tagli e non è corretto che a pagare per i buchi di bilancio del passato siano solo i lavoratori».

La posizione dell’azienda è concentrata in un comunicato in cui vengono contestate le ragioni dei sindacati che, secondo l’Acts, non hanno mai accolto le proposte di mediazione, sia sul lato economico che su quello delle assunzioni, avanzate in questi due anni di trattative. E chiedono il motivo per il quale le organizzazioni sindcali preferiscano sollevare situazioni di tensione traendo argomento da aspetti pretestuosi o formali e ritengano di non doversi far carico del reale problema dell'azienda che è quello di adeguare la sua struttura organizzativa ad un moderno modello di impresa al fine di conseguire non solo l'obiettivo dell’efficienza, ma anche quello della giusta remunerazione del lavoro e del reale miglioramento delle sue condizioni». E conclude: «A questo punto Acts ritiene esaurito il dialogo sindacale».

 

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