REGIONE, APPROVATO ODG SU STABILIZZAZIONE PRECARI ALITALIA

6 dicembre 2007 - Omniroma

 

 

 

 

 

(OMNIROMA) Roma, 06 dic - «Il Consiglio regionale del Lazio, riunito in seduta straordinaria per discutere della localizzazione del terzo aeroporto civile, ha approvato all'unanimità una mozione che impegna presidente e Giunta regionale a sollecitare un intervento del Governo a favore della stabilizzazione dei lavoratori precari del Gruppo Alitalia». Lo comunica, in una nota, il Consiglio della Regione Lazio. «Come si legge nella premessa della mozione, primo firmatario il presidente della Commissione lavoro, pari opportunità e politiche giovanili, Peppe Mariani - prosegue la nota - a fine marzo 2006 il sindacato di base Cub Trasporti ha richiesto l'intervento ispettivo dell'Ufficio provinciale del Lavoro di Roma che ha certificato l'esistenza di 200 lavoratori a progetto utilizzati come veri e propri dipendenti di Alitalia e Alitalia Servizi. La ex compagnia di bandiera, che dovrà pertanto stabilizzare i lavoratori illegittimamente utilizzati, avrebbe richiesto al Governo la riapertura dei termini della sanatoria sul lavoro sommerso prevista dalla Finanziaria 2007». Inoltre, «in Az Airport - continua la mozione - agli oltre 1.000 lavoratori precari assunti con contratto a tempo determinato utilizzati quotidianamente allo scalo di Fiumicino è stato proposto un ulteriore periodo di precarietà (fino a 6 anni), prevedendo per essi contratti di apprendistato professionalizzante. Analoga è la situazione nei call-center dove sono centinaia i lavoratori impiegati con contratti atipici e temporanei a fronte di un impiego che in alcuni casi si protrae anche da oltre 7-8 anni». Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio regionale del Lazio impegna «il Presidente e la Giunta a sollecitare il Governo al fine di attivare, prima dell'eventuale proroga della sanatoria, un tavolo di trattativa tra le organizzazioni sindacali responsabili dell'intervento ispettivo dell'Ufficio provinciale del lavoro e il Gruppo Alitalia, con l'obbiettivo di stabilizzare i lavoratori dell'intero Gruppo, sanando così una situazione di odiosa discriminazione e ottemperando agli indirizzi che il governo tanto regionale quanto nazionale ha ripetutamente affermato di voler perseguire in materia di lavoro».