Regione Sicilia: Lavoratori SAL e ATA in precarietà da oltre 11 anni; istituzioni assenti si rendono complici

Agrigento -

Da più di un decennio, i lavoratori del servizio di trasporto pubblico locale nei territori di Gela, Palermo e Agrigento, delle società SAL e ATA gestite dalla famiglia Licata, versano in una condizione di precarietà economica inaccettabile.

Oltre 11 anni senza alcuna garanzia di uno stipendio certo, uno stipendio a piccole dosi che arriva quando arriva, con interminabili ritardi, ad oggi ancora una volta due mesi senza stipendio… una vergogna che le istituzioni della Regione Sicilia non possono più ignorare.

 Nonostante le proteste e le richieste di un intervento istituzionale che sappia ripristinare la legalità dell’operato di queste società che continuano ad incassare regolarmente oltre un milione e 200mila euro annue di denaro pubblico per i contratti di servizio, la situazione resta immutata.

Nessun intervento risolutivo da parte della Prefettura, dell’Assessorato dei Trasporti, dell’Ispettorato del Lavoro continuamente chiamatiin causa.

Le aziende SAL e ATA, con l’altrettanto vergognosa complicità della O.S. CISL, se ne lavano le mani semplicemente “autocertificando” la loro perenne condizione di crisi economica che, come una valanga, travolge i lavoratori e le loro famiglie in una assurda quanto ingiusta precarietà e con enormi disagi per i cittadini che non usufruiscono di un adeguato servizio.

Non possiamo più tollerare il silenzio assordante delle istituzioni regionali nel loro comportamento palesemente omissivo, complice e negligente di fronte a una palese violazione dei diritti dei lavoratori.

Lo stipendio non è solo un diritto, è la base fondamentale per la sopravvivenza di ogni lavoratore e della sua famiglia. Le Istituzioni intervengano con urgenza per tutelare i diritti dei lavoratori SAL e ATA e per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e sicuro.

Non possiamo più aspettare!

 

 USB Lavoro Privato,

Coordinamento Nazionale settore TPL