Regione Umbria: lavoratori e cittadini contro la privatizzazione del TPL
Ampia partecipazione dei lavoratori e cittadini alla mobilitazione di oggi, martedì 9 agosto, contro le ennnesime gare di appalto del trasporto pubblico locale della Regione Umbria.
Un primo presidio si è svolto davanti la sede regionale della RAI per denunciare l’assordante silenzio degli organi di informazione sulla grave situazione degli operatori del settore già aggrediti, nel recente passato, sia a livello economico che occupazionale dalle scelte dell’ente Regione che continua ad appaltare e spacchettare un servizio pubblico essenziale.
A seguire il corteo, che ha visto la partecipazione di interi nuclei familiari dei vari territori umbri, ha raggiunto la sede del consiglio regionale in piazza Italia ribadendo la necessità che la sordità della politica e il dilettantismo sindacale si faccino da parte facendo prevalere gli interessi collettivi nella consapevolezza che dalla crisi profonda, nella quale le scelte sciagurate della politica hanno precipitato il trasporto pubblico locale, se ne esce soltanto modificando l'ossessionante e vizioso criterio che vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato.
RIVENDICHIAMO LA NECESSITA’ DI UNA AZIENDA UNICA REGIONALE A CARATTERE PUBBLICO CON UNICITA’ CONTRATTUALE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
BASTA PRIVATIZZAZIONI
RESTITUIAMO IL SERVIZIO DI TRASPORTO AI CITTADINI
Per USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria