RFI : le assemblee dei lavoratori bocciano l'accordo sindacale sottoscritto da FILT-CISL e da 2 RSU.

In allegato volantino e norme tecniche, sciopero 20 febbraio 2015 del settore Manutenzione Infrastrutture DTP Roma - 8 ore intera prestazione.

 

Roma -

La nostra azione di denuncia dell’incredibile accordo del 28 gennaio scorso un obiettivo immediato l’ha raggiunto di sicuro: non si sono mai visti tanti comunicati ai lavoratori da parte di FILT e FIT come quelli che stanno piovendo sugli impianti in questi giorni.


Quasi ci dispiace creare tanto incomodo a questi funzionari d’apparato ormai abituati al loro confortevole quotidiano fatto di tanti tranquilli e amicali incontri con i dirigenti di RFI nelle pulite stanze della DTP Roma, di cui mai si sono curati di relazionare tanta puntualità ai lavoratori.


Ma tant’è onori e oneri; e pure per noi vale il detto.

Il nostro onere è continuare lo sforzo informativo e di denuncia sulla illegittimità di quel cosiddetto

accordo e sulle infami modalità per il suo raggiungimento; continuare a impegnare le nostre energie e il nostro tempo libero per calibrare la strumentazione sindacale e legale necessaria a contrastarlo in ogni sede e modo, aumentare il nostro sforzo per il contrasto al furto di democrazia sindacale perpetrata congiuntamente da dirigenza societaria e OOSS firmatarie, con l’unilaterale opzione di veto che si sono reciprocamente attribuite sul diritto di assemblea dei lavoratori; il nostro onore è farlo a difesa della categoria dei ferrovieri, e come contributo alla causa dei diritti di tutti i lavoratori.


Certo è mentalmente faticoso e anche alienante dover continuare a ribattere alla assurda difesa del patto 28 gennaio 2015 da parte della duplice FIT-FILT, quando siamo fortemente impegnati nello svolgimento della mobilitazione dei ferrovieri per lo sciopero del prossimo 20 febbraio proprio contro quel patto; una difesa che ricorda l‘impossibile arrampicata sugli specchi di chi vuole sfuggire all’ammissione di responsabilità: quella di aver gravemente orientato, gradualmente ma costantemente nel tempo, la barra di comando di quelle centrali sindacali spingendole lontane dagli interessi dei lavoratori e sempre più vicine alle esigenze delle omologhe centrali politiche e padronali.


Ma non ci possiamo abituare alla seppur monotona litania sull’accordo male minore perche se no i dirigenti cattivi non avrebbero esitato ad utilizzare le loro armi segrete che solo per questa volta, grazie a FIT e FILT non hanno utilizzato; una versione in chiave sindacale della tattica del poliziotto buono e di quello cattivo: ahi, ahi, quanta arte sprecata per una cattiva causa.


Lo abbiamo detto dove, come e quando abbiamo potuto: il cosiddetto accordo del 28 gennaio 2015 è di fatto e di diritto illegittimo: di fatto perché non è condiviso dai lavoratori che lo stanno aspramente contestando anche nelle assemblee che finalmente si sono (magicamente) sbloccate, di diritto perché firmato da una componente sindacale non rappresentativa della maggioranza dei ferrovieri e da solo 2 (due) membri della RSU, quando solo per indire un’assemblea dei lavoratori RFI chiede la maggioranza qualificata della RSU (2/3) e/o l’unanimità di tutte le OOSS, la quale unanimità come noto non è stata possibile raggiungere nel corso degli ultimi 5 (cinque) anni; mentre le minacce societarie di variazione unilaterale del nastro di lavoro giornaliero e settimanale trovano il solo fondamento non nel CCNL, ma nella proterva difesa di questa tesi da parte di FIT e FILT e nella loro rinuncia ad organizzarne il contrasto. Comunque a ognuno le sue …



Venerdì 20 febbraio 2015 prima azione di sciopero del settore

Manutenzione Infrastrutture DTP Roma

8 ore intera prestazione

Contro il patto del 28 gennaio 2015, per la democrazia sindacale.