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Sav, blocco ad oltranza servizi fermi in aeroporto

4 dicembre 2007 - La Nuova Venezia

 

LA VERTENZA Voli in ritardo al Marco Polo

 

Venezia - Un altro confronto saltato, blocco a oltranza delle attività di handler per due ore, voli in ritardo. Ieri pomeriggio i lavoratori Sav hanno iniziato il blocco a oltranza delle attività ai servizi essenziali per la vita dell’aeroporto Marco Polo, i servizi ai passeggeri, il trasporto bagagli, il check-in. Effetto immediato: tutti i voli in ritardo dopo le 17, cancellato il volo Lufthansa per Monaco delle 17.25, altri in attesa di decollo anche mezz’ora dopo l’orario indicato. «Non c’è stata nessuna trattativa», taglia corto Giampietro Antonini (Cub Trasporti). Il tavolo con Save, Enac e Sav era stato fissato per le 11, poi è slittato a mezzogiorno, poi ancora alle 15: al tavolo l’assessore provinciale al Lavoro Alessandro Sabiucciu, il direttore Enac per lo scalo di Tessera Valerio Bonato.

In gioco è sempre la messa in mobilità di 140 dipendenti, il mancato rinnovo dei contratti interinali ad altri 60. Blocco a oltranza dei servizi di handling dalle 16.30 alle 18.30 di ieri, attuato con il passaparola: la situazione è così tesa che non serve neanche una mobilitazione ufficiale del sindacato. I lavoratori garantiscono solo le emergenze. Ovvii i ritardi dei voli.

A parlare di «precarietà, licenziamenti, bagagli e voli in ritardo, mercato dei servizi di terra drogato dalla rincorsa al ribasso delle tariffe» attuato da Sav rispetto alle altre due società di handling presenti al Marco Polo (Gh e Aviapartner) sono stati un mese fa, senza messe misure, tutti i sindacati aeroportuali delle federazioni di categoria (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cub Trasporti). I disagi per i passeggeri al Marco Polo sono quotidiani, la protesta è sfociata nello sciopero del 6 novembre, allargata a quello generale dei trasporti del 30 novembre (che a livello nazionale verteva in gran parte sulla vertenza Alitalia).

Così ieri pomeriggio è scattato l’ennesimo blocco sindacale. Nel mirino dei lavoratori è anche Enac, accusata - nella lettera inviata il mese scorso a Cacciari e Zoggia dalle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti) - «di non aver fatto nulla per impedire che la liberalizzazione dei servizi venga alterata dal mancato rispetto dei parametri di qualità: concorrenza al ribasso fra gli handlers, degrado dei mezzi delle società che operano in pista e applicano tariffe ribassate alle compagnie aeree in forza di organici sottodimensionati, turni di lavoro massacranti, non rispetto degli accordi, bassi salari, precarietà».

Replica Sav per bocca del responsabile comunicazioni del gruppo Acquamarcia, Gianni Capozzo: «La procedura adottata da Sav il 15 settembre è legittima, l’azienda vuole salvaguardare i livelli occupazionali, nessun lavoratore rimarrà a casa. Si tratta solo di applicare le norme sulla mobilità, i nuovi handlers assorbiranno il personale in esubero per Alitalia e Lufthansa (con cui Sav non ha rinnovato i contratti di handler, ndr). Noi continuiamo a ribadire la nostra posizione di assoluta tranquillità per quanto riguarda il futuro dei posti di lavoro».