Sciopero 24 ore dal 30 novembre sulla sicurezza ferroviaria, basta morti: vogliamo il reato di omicidio sul lavoro

Roma -

L’Unione Sindacale di Base esprime il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia della capotreno Maria Pansini e di Hannaqui Said operaio agricolo alla guida del camion rimasto bloccato nel passaggio a livello.

Quanto successo martedì 28 sera nella località di Thurio nei pressi di Corigliano Rossano in Calabria, non è un incidente ma un'altra strage di ferrovieri e lavoratori a poco tempo da quella di Brandizzo.

I problemi di sicurezza legati all’obsolescenza della rete ferroviaria, agli appalti e ai tanti, troppi passaggi a livello antiquati sono ben noti al gruppo FSI così come ad Ansfisa, mai concretamente finanziati, messi a progetto e risolti.

Puntualmente la scelta di non investire nella sicurezza e nell’ammodernamento della rete ferroviaria presenta il suo tragico conto.

Oggi non serve a nulla piangere l’ennesima strage ferroviaria, siamo stanchi delle doglianze complici.

In quanti altri dovranno essere uccisi affinché si apra una serie indagine sui problemi di sicurezza legati a un gruppo industriale pubblico che scarica sempre le responsabilità sugli ultimi nella catena decisionale e sui lavoratori?

Quanti altri lutti dovremo sopportare affinché il Ministro dei trasporti smetta di fare campagna elettorale, di gettare miliardi per il ponte sullo stretto nelle fauci degli speculatori, di precettare scioperi legittimi e finalmente inizi a fare il suo mestiere?

A quante altre stragi dovremo assistere prima di vedere introdurre il reato di omicidio sul lavoro nell'ordinamento del nostro paese?

Per conto suo l’USB ha presentato una proposta di legge popolare per introdurre il reato di omicidio sul lavoro e invita tutti a sottoscriverla e  a promuoverne la diffusione.

Cos’altro deve accadere  affinché ci sia una vera politica di prevenzione degli incidenti e non solo le complici lacrime di coccodrillo.

Di fronte a quest’ennesima strage vorremmo vedere la Dirigenza di FSI e il Ministro prende atto del tragico fallimento delle loro scelte e rassegnare le dimissioni .

USB, insieme alle altre organizzazioni sindacali conflittuali, ha già dichiarato 24 di sciopero sui gravi motivi legati alla sicurezza della circolazione e della manutenzione a partire dalla giornata del 30 novembre per tutto il personale ferroviario.