Sciopero del 15 dicembre 2023, USB: istruzioni per l’uso
La scelta di USB lavoro privato di disobbedire all’ordinanza emessa ieri dal ministro Salvini, invece di adeguarsi alla riduzione, è un atto politico dell’Organizzazione Sindacale, da noi ritenuto necessario per tentare di fermare l’ormai evidente attacco al diritto di sciopero in questo paese.
Siamo consapevoli che, a causa del ricatto di sanzioni che possono arrivare fino a mille euro, questa è una scelta che al momento non vedrà coinvolti i lavoratori e le lavoratrici.
Ieri dopo l’incontro al ministero, nonostante le parti datoriali abbiano brutalmente respinto un’ipotesi alquanto tardiva e generica di mediazione messa in atto dal ministro, USB ha dovuto subire la terza ordinanza di riduzione in poco più di due mesi.
Non c’è mai stato alcun “grave e imminente pregiudizio per la mobilità”, condizione prevista dalla stessa legge per la precettazione da parte delle autorità e, nella mattinata di ieri, la stessa Commissione di Garanzia ha verbalizzato come questo sciopero fosse assolutamente regolare rispetto i vincoli della legge 146/90.
Effetti dell’ordinanza:
L’ordinanza riduce SOLO LO SCIOPERO NAZIONALE DEL TPL, riducendolo a 4 ore dalle ore 9.00 alle ore 13.00, mentre non interessa gli scioperi locali di 24 ore indetti localmente (Napoli e Umbria e altri territori) che rimangono pertanto regolarmente confermati.
Effetti della disobbedienza per USB Lavoro Privato:
Intanto, USB Lavoro Privato sta depositando in queste ore un ricorso d’urgenza presso il TAR per chiedere la sospensiva dell’ordinanza, cosa che però non è detto che avvenga nei tempi stretti necessari prima del 15 dicembre.
Per il mancato rispetto dell’ordinanza delle autorità, l’articolo 9 della legge 146/90 prevede una sanzione amministrativa per le organizzazioni sindacali da 2.500 a 50.000 euro al giorno che viene decisa dal Ministero.
La comminazione della multa potrà finalmente permetterci di impugnare le decisioni del ministro davanti a un Tribunale ordinario.
Cosa accade ai lavoratori e lavoratrici:
Il 15 dicembre si potrà e si dovrà scioperare regolarmente dalle 9.00 alle 13.00, fatto salvo il rispetto di fasce garantite previste dagli accordi in sede locale, così come sono validi e regolari gli scioperi locali di 24 ore indetti, dato che nessuno di questi è stato interessato dall’ordinanza di Salvini.
Per i lavoratori e le lavoratrici che disubbidiscono all’ordinanza è prevista una sanzione che va dai 500 ai 1000 euro al giorno per ogni singolo dipendente. Sanzione illegittima ma pesantissima di cui non possiamo chiedere a nessuno di farsi carico.
Questo è il motivo per il quale USB ha scelto di disobbedire politicamente come organizzazione sindacale, facendosi carico di una sanzione molto pesante che, ovviamente, non può coinvolgere i singoli lavoratori e lavoratrici ma, riteniamo, che oggi serve un atto formale e politico di disobbedienza per poter cominciare a rompere questo assedio al nostro diritto di scioperare in Italia e poter ricominciare a essere più liberi e senza ricatti di multe domani. Non serve al momento consegnare a Salvini il portafoglio di nessuno.
Nelle prossime ore saranno comunicate tutte le iniziative che saranno messe in atto nelle prossime ore nelle singole città.
USB Lavoro Privato