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Sciopero di 24 ore al Redentore. La sfida di Rdb-Cub all'Actv

9 luglio 2009 - Corriere del Veneto

 

La vertenza Il sindacato autonomo protesta per Imob e i turni in laguna e terraferma

L’azienda si rivolge alla commissione di garanzia

di Paola Vescovi

 

VENEZIA – Rdb Cub «sfida » Actv e proclama per il prossimo 18 luglio, sabato del Redentore, uno sciopero di 24 ore. Fra azienda e sindacato però è già scontro e la questione finisce a Roma alla commissione di garanzia. Le conseguenze di un simile sciopero, in una giornata che ogni anno riversa in città migliaia di persone, sarebbero pesantissime per l'intera mobilità. Rdb Cub, che ha aperta da mesi con Actv una vertenza e già due procedure di raffreddamento, lancia intenzionalmente la provocazione «per non sottostare più ai continui ricatti dell'azienda», spiega Danilo Scattolin. L'azienda, dal canto suo, giudica illegittima la proclamazione dello sciopero; già ieri, una volta pervenuta la comunicazione ufficiale del sindacato, l'ufficio del personale di Actv ha inviato in risposta una lettera che ricorda l'impossibilità di azioni di protesta nel giorno del Redentore secondo gli accordi sottoscritti con tutte le sigle sindacali. Rdb Cub, però, rilancia: «Per quanto ci riguarda la giornata del Redentore propriamente cade di domenica, siamo pertanto dentro le regole – aggiunge Scattolin – In ogni caso giudichi pure la commissione di garanzia. Quel che deve essere chiaro è che non siamo più disposti ad accettare l'assoluto atteggiamento di chiusura dell'azienda nei confronti delle problematiche che andiamo evidenziando. In questi termini non è più possibile continuare». La vertenza di Rdb Cub riguarda in particolare i nodi del sistema Imob («le cui falle determinano un forte calo di introiti», rincara il sindacato), così come la situazione contrattuale dei lavoratori della navigazione e i turni del comparto automobilistico. Il braccio di ferro va avanti da mesi fra vertenze, scioperi e minacce di nuove azioni di protesta. L'ultimo, nazionale, è stato messo in atto appena due giorni fa (per tre ore soltanto) senza causare in realtà alcun disagio.
E' evidente però che una astensione di ventiquattro ore il sabato del Redentore potrà mettere in serie difficoltà gli spostamenti del centro storico e i collegamenti con la terraferma. Una provocazione, insomma, che rischia di agitare le acque e attirarsi gli strali di residenti ed operatori economici. Oggi lo scontro è più che mai alla resa dei conti, ma Actv non ci sta. «Per quanto riguarda, il nostro servizio – fa sapere l'azienda – si svolge tutto al sabato, che è la giornata dei fuochi. Al sabato paghiamo i turni straordinari ai nostri dipendenti e sempre al sabato apportiamo tutte le misure necessarie. Esiste del resto un accordo preciso fra le parti che stabilisce tutto questo. I servizi del Redentore storicamente partono al sabato». In attesa di conoscere il verdetto della commissione di garanzia, Rdb Cub lancia il sasso ma allo stesso tempo si dice disposta a scendere a patti: «Noi possiamo anche tornare sui nostri passi – conclude Scattolin - se Actv decide di convocarci e di riprendere con noi il dialogo verso il quale ha sempre mostrato un atteggiamento impositivo». Dall'azienda, al momento, non arriva alcun segnale in questo senso: «Da qui al 18 staremo a vedere».