Sciopero nel consorzio Roma TPL per la sicurezza di utenti e lavoratori: altissima adesione, l’assessorato si impegna ad effettuare controlli

Roma -

Massiccia adesione per lo sciopero proclamato da USB tra i lavoratori del consorzio Roma TPL, nella giornata di lunedì 12 giugno. Tantissimi i lavoratori che hanno incrociato le braccia, con un’adesione allo sciopero di almeno il 75%, a causa di mancanze sul lato della sicurezza e delle manutenzioni che mettono a rischio la salute degli utenti come degli autisti. In Roma TPL, consorzio privato che gestisce in appalto il 30% circa delle line e del trasporto pubblico locale romano, tante sono state le segnalazioni per gravi problemi riguardo la sicurezza di lavoratori ed utenza: dal sistema bloccaporte che non funziona, permettendo alle vetture di viaggiare anche con le porte aperte, così come le sospensioni e i sedili degli autisti hanno problemi tali da aggravare le condizioni di salute del personale, gli autisti non hanno servizi igienici dedicati e spesso l’aria condizionata sulle vetture è guasta, rendendo un inferno il loro utilizzo nei mesi estivi.

Questo accade perché la manutenzione dei mezzi è vista dalle ditte del consorzio privato come un costo, da ridurre in favore dei profitti. Gli autisti che, invece, protestano in merito alle mancanze sulla sicurezza e segnalano i guasti, vengono puntualmente colpiti da procedimenti disciplinari in un clima di repressione aziendale inaccettabile, finalizzato ad intimidire i lavoratori.

I lavoratori si sono dati appuntamento alle 10:30 in via Capitan Bavastro, di fronte all’assessorato al trasporto pubblico. Grazie al presidio una delegazione ha avuto un incontro con l’assessorato, esponendo le criticità sulla sicurezza e invitando ad agire a tutela della salute non solo dei lavoratori, ma anche dell’utenza. L’assessorato si è impegnato ad intensificare i controlli sui mezzi.

 

USB Trasporti Roma