Sciopero USB Trasporto Aereo, grande adesione alla lotta che mette al centro salario, occupazione, salute e stop alle guerre

Milano
Nazionale -

Si è svolto oggi lo sciopero nazionale di 24 ore, proclamato da USB, che si è incentrato in particolare sugli scali di Roma, Linate, Malpensa, Pisa, Firenze, Napoli e Bologna e che ha avuto altissima adesione con la cancellazione di centinaia di voli sullo slogan “Abbassate le armi! Alzate i salari!”.

Oltre la sacrosanta protesta contro le guerre inclusa quella in corso in Europa, USB rivendica la richiesta di misure urgenti per tutelare il salario rispetto all’inflazione a due cifre, figlia di speculazioni e sanzioni che stanno arricchendo alcune aziende e che sta tagliando del 10% gli stipendi, e contro gli effetti tuttora in corso delle ristrutturazioni che hanno distrutto i vettori italiani insieme all’indotto aeroportuale.

La manifestazione nazionale si è svolta nell’aeroporto di Linate, scelto proprio come luogo simbolo per le denuncia dei problemi sull'applicazione della clausola sociale da parte di Swissport e per protestare contro il silenzio di Cgil, Cisl e Uil sull’avvio del rinnovo del contratto degli handler scaduto oltre 5 anni, fa dal quale USB viene incredibilmente esclusa. Il tutto all’interno di un sistema aeroportuale lombardo e del settore cargo nei quali si denunciano da mesi condizioni insostenibili di lavoro e salari fermi da anni che rendono questo settore ormani invivibile.

Il degrado generale, in atto in tutto il settore, delle condizioni di tutela di salute e sicurezza, il peggioramento dell’orario di lavoro, la precarizzazione in atto e la perdita di fette enormi di salario, hanno trasformato un settore una volta ambito in una specie di Cajenna che oggi vede la fuga del personale verso altri ambiti lavorativi.

La distruzione di Alitalia ha prodotto lo smembramento della compagnia con la nascita della nano compagnia ITA, sulla quale stanno emergendo tutte le criticità - oltre a migliaia di esuberi - nascoste sotto il tappeto, figlie di una dirigenza pessima e di un piano industriale miserrimo, mentre l’ingresso di Swissport negli aeroporti di Fiumicino e Linate sta provocando a caduta una serie di ripercussioni su lavoratori e appalti delle compagnie che operano in Italia, e l’acquisizione da parte Atitech del ramo manutenzioni è all’origine della dichiarazione di quasi 300 esuberi strutturali.

Oggi ha scioperato con forza anche il personale della compagnia aerea Vueling, per denunciare carichi di lavoro insostenibili, chiedere l’adeguamento dei salari e per schierarsi contro la dichiarazione di uno stato di crisi del tutto inspiegabile, che registra la diminuzione delle macchine impiegate a Fiumicino e gli ormai immancabili esuberi nel periodo di forte ripresa del traffico aereo.

Particolarmente sentito lo sciopero all’aeroporto di Firenze, nel quale dopo un’estate boom, il passaggio di appalto verso il secondo handler di alcune importanti compagnie aeree, non si sa a quali condizioni avvenuto, sta mettendo in dubbio le condizioni di lavoro di decine dipendenti.

Questo è il terzo sciopero che avrà il suo terminale di un percorso di rivendicazione nel prossimo sciopero generale di 24 ore di tutto il sindacalismo di base e conflittuale proclamato per il 2 dicembre, a difesa dei salari, delle condizioni di lavoro, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e contro le guerre
 

USB Lavoro Privato

Fiumicino, 21 ottobre 2022