Seta, martedì 2 tavolo di conciliazione in prefettura. USB: i problemi sul tavolo sono discriminazioni contrattuali, organizzazione del lavoro, sicurezza e salute
È programmato per martedì 2 marzo il tavolo di conciliazione in Prefettura tra USB e l’azienda del Trasporto pubblico urbano SETA, in vista del prossimo sciopero delle lavoratrici e lavoratori per l’aggravarsi dei problemi già più volte denunciati.
In queste settimane sale il malcontento generato da una gestione aziendale arrogante e discriminatoria che ormai ha portato le lavoratrici e i lavoratori ad una totale esasperazione. I problemi riguardano la mancata armonizzazione contrattuale tra i vari bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza in cui opera l’azienda, la differenza di trattamento tra gli assunti prima e dopo il 2012, discriminati grazie ai vari accordi firmati negli anni da Cgil, Cisl, Uil, Faisal, Ugl.
Una discriminazione confermata dall’accordo siglato lo scorso 25 febbraio che “per gentile concessione” riconosce un'integrazione salariale per il solo anno 2020, mentre è in cantiere un accordo per ridurre solamente il gap tra vecchi e nuovi assunti, ma che consentirebbe un peggioramento della normativa dei turni. Questo, quando già l’attuale organizzazione del lavoro non permette la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, aumenta il rischio di patologie fisiche e psicologiche, e non permette il rispetto delle Pari Opportunità.
Inoltre non ci sono garanzie per il personale non idoneo alla guida; su Modena l'integrativo aziendale non viene rinnovato dal 2008, non si vogliono rinnovare indennità ridicole, come “1” euro lordo per la guida di un filobus o autosnodato, un ticket mensa che da anni è fermo a 5,29 euro che non bastano per un pasto.
Sul piano della sicurezza, nonostante le misure obbligatorie anti-Covid, i mezzi escono dal deposito con sanificazioni fatte in modo non efficace e, in certi casi, non vengono svolte in altri depositi perché si pretende che vengano fatte dallo stesso personale viaggiante a fine turno.
Non è stato risolto il problema della manutenzione e vetustà del parco bus; vetture che oltre ad essere inquinanti hanno una usura generalizzata, avendo percorso anche oltre il milione di km, e che non garantiscono nessuna sicurezza e confort per il personale; vetture che tra le altre cose percorrono strade dove anche le corsie preferenziali sono malridotte, piene di buche, con rischi elevati per la sicurezza.
Facciamo anche un appello alle istituzioni affinché si facciano carico del problema del trasporto pubblico locale, delle esigenze dei lavoratori e cittadini, ritenendo non più rinviabile la soluzione dei problemi denunciati da USB.
USB Lavoro Privato
Modena 28/02/2021