SICUREZZA BOLOGNA. FAR WEST SUI BUS, AGGRESSIONI A RAFFICA

VITTIME AUTISTI E CONTROLLORI; SINDACATI: ORMAI SERVE L'ARMATURA

(DIRE) Bologna, 15 feb.

Bus, terra di nessuno. Autisti assaliti alle fermate: ma soprattutto controllori aggrediti da "portoghesi" e balordi.

Un fenomeno che riguarda anche gli ausiliari della sosta al lavoro sulle strade di Bologna, anch'essi alle dipendente di Atc.

E ora i sindacati temono per la loro sicurezza, vista l'ipotesi di farli lavorare a tarda ora se sara' confermata l'estensione della sosta a pagamento delle strisce blu nelle ore serali.

Certo il bilancio annuale dell'ufficio legale dell'azienda non fa stare tranquilli: in un anno, ha raccolto 18 denunce per aggressioni e molestie ai danni di autisti, 167 denunce per offese verbali sempre ai danni di chi conduce il bus, 32 episodi di "resistenza" ai danni dei controllori.

Del resto il bilancio della Questura, contenuto in una nota firmata dallo stesso questore Francesco Cirillo, parla chiaro: nel corso del 2006 l'aumento dei controlli sulle linee piu' prese di mira dalla microcriminalita' (la 11, la 13, la 14, la 19, la 20, la 25 la 27 e la 36) ha portato a 19 arresti, 49 denunce, 37 minori accompagnati alle strutture di accoglienza.

Sono state controllate 531 persone, gli accompagnati in Questura sono 256. La presenza dei poliziotti sui bus e vicino alle fermato ha portato, spiega Atc, ad una diminuzione dei borseggi "almeno del 10%". Ma con un dato pero' inquietante evidenziato dal numero di arresti in flagranza: "Nemmeno la presenza dei poliziotti in divisa serve da deterrente", spiega Sutti.

In piu' ci sarebbero, spiega la consigliera comunale Ltb, Silvia Noe', che ha reso noto il bilancio dell'ufficio legale Atc oggi in una udienza conoscitiva in Comune, "6 o 7 casi di ausiliari della sosta considerati inidonei e spostati ad altre attivita'", proprio in seguito a fatti capitati sulla strada.

"Sono dati effettivamente preoccupanti questi sugli autisti aggrediti, le offese e le aggressioni agli ausiliari della sosta", concorda il presidente Atc Francesco Sutti. Che pero' fa notare come tutti questi episodi "sono avvenuti al di fuori del posto di guida", oggi piu' protetto. Ma i "passi avanti" sul fronte sicurezza non bastano ai sindacati. Sui bus, spiega Maurizio Lunghi, segretario della Filt-Cgil, "non ci sono solo minacce, ma anche episodi di vera e propria colluttazione fisica.

I verificatori dovrebbero girare con l'armatura. Ora siamo preoccupati anche per quanto riguarda i controllori della sosta, temiamo cosa potrebbe succedere con l'estensione del controllo della sosta negli orari serali e notturni". A quanto riferisce Italo Quartu (Rdb), il Comune di Bologna ha gia' chiesto agli ausiliari della sosta, in una riunione con l'assessore alla Mobilita' Maurizio Zamboni, la disponibilita' a "lavorare fino alle 23". Sutti, pero', smentisce seccamente che questa richiesta ci sia stata: "Una decisione sulla sosta deve essere ancora presa. La risposta dell'azienda non potra' che essere una risposta organizzativa" anche "sugli elementi di sicurezza. Su questo voglio rassicurare" i sindacati.

Un'ipotesi, al momento allo studio, e' quella di fare accompagnare gli ausiliari della sosta al lavoro nella tarda serata dai Vigili urbani. "Ma su questo c'e' una preoccupazione ulteriore", sottolinea la presidente della commissione Affari generali, Maria Cristina Marri (Lrb) che oggi ha portato in commissione i sindacati.

Quanto ai 52 controllori rimasti al servizio di Atc ("uno dei mestieri piu' sgradevoli", secondo Sutti), in futuro saranno sostituiti dal dispositivo anti-portoghesi che l'azienda di via Saliceto sta brevettando, con l'intenzione di fare partire a breve la sperimentazione sulla linea 16.

Oggi l'"evasione" del biglietto bus riguarda fino al 15% di chi usa l'autobus. Ma resta il problema sicurezza. "Cosi' sentito- spiega Gianfranco Sandri della Cisl- che il circolo Dozza fa un corso di difesa personale".

Noe' ha fatto un propri controlli: per tre giorni ha pattugliato (scortata da bodyguard) le linee 14, 20 e 11 A "dalle 16.30, l'ora dell'uscita dei bambini da scuola, fino a notte inoltrata". Bene, la sua dignosi e' "poca illuminazione all'interno degli autobus in alcune linee e fermate senza pensilina". Alle Roveri poi, "verso le sette di sera ci sono persone alle fermate che per farsi vedere usano una torcia".