Solidarietà e sostegno ai Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno
L’Unione Sindacale di Base denuncia la situazione non più sostenibile dei Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno, che da tempo, non ricevono lo stipendio. Alla vergognosa vicenda legata al fermo regionale del trasferimento dei fondi per i contributi al reddito e agli affitti per le famiglie salernitane in difficoltà economiche, si aggiunge in queste settimane un vergognoso blocco dei salari anche arretrati per i Lavoratori delle Politiche Sociali. In più occasioni abbiamo stigmatizzato la strumentalizzazione mediatica dei lavoratori e di chi vive la tragedia sociale della difficoltà economica: non è più il tempo di “giocare” con il ping-pong delle responsabilità tra amministrazioni comunali, provinciali e regionali, nè dei balletti delle competenze. USB invita i lavoratori ad organizzarsi con gli utenti dei servizi e il sindacato di base, per fermare ogni uso e abuso politico della loro incresciosa situazione, per rivendicare diritti che devono smettere di essere sottomessi a colore e clientela partitica e/o alla solita ed ennesima campagna elettorale. La battaglia sindacale di USB rimane ferma e determinata verso la reinternalizzazione e ripubblicizzazione dei servizi per lo stato sociale e i servizi di pubblica utilità, che a cominciare dai lavoratori, rappresenta l’unica prospettiva possibile per la riconquista di diritti, salario e dignità persi in decenni di concertazione e completo asservimento politico/sindacale, alla deriva liberista delle privatizzazioni e dell'interesse privato, che continua a smantellare ogni Amministrazione e Servizio Pubblico, continua a svendere e depredare i Beni Comuni, nonchè, continua a far pagare le crisi cicliche del sistema ai lavoratori e alle loro famiglie.
7 dicembre 2010 - Il Mattino
POLITICHE SOCIALI. Lavoratori senza stipendio
Salerno - L’Unione sindacale di base denuncia la situazione non più sostenibile dei lavoratori delle politiche sociali di Salerno che da tempo non ricevono lo stipendio. «Al fermo regionale del trasferimento dei fondi per i contributi al reddito e agli affitti per le famiglie salernitane in difficoltà economiche - è la denuncia dell’Usb - si aggiunge in queste settimane un vergognoso blocco dei salari anche arretrati per i lavoratori delle politiche sociali. L’Usb invita i lavoratori ad organizzarsi con gli utenti dei servizi «per fermare ogni uso e abuso politico della loro situazione».
6 dicembre 2010 - Italia News
Solidarietà e sostegno ai Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno
Salerno - L’Unione Sindacale di Base denuncia la situazione non più sostenibile dei Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno, che da tempo, non ricevono lo stipendio. Alla vergognosa vicenda legata al fermo regionale del trasferimento dei fondi per i contributi al reddito e agli affitti per le famiglie salernitane in difficoltà economiche, si aggiunge in queste settimane un vergognoso blocco dei salari anche arretrati per i Lavoratori delle Politiche Sociali. In più occasioni abbiamo stigmatizzato la strumentalizzazione mediatica dei lavoratori e di chi vive la tragedia sociale della difficoltà economica: non è più il tempo di "giocare" con il ping-pong delle responsabilità tra amministrazioni comunali, provinciali e regionali, nè dei balletti delle competenze. USB invita i lavoratori ad organizzarsi con gli utenti dei servizi e il sindacato di base, per fermare ogni uso e abuso politico della loro incresciosa situazione, per rivendicare diritti che devono smettere di essere sottomessi a colore e clientela partitica e/o alla solita ed ennesima campagna elettorale. La battaglia sindacale di USB rimane ferma e determinata verso la reinternalizzazione e ripubblicizzazione dei servizi per lo stato sociale e i servizi di pubblica utilità, che a cominciare dai lavoratori, rappresenta l’unica prospettiva possibile per la riconquista di diritti, salario e dignità persi in decenni di concertazione e completo asservimento politico/sindacale, alla deriva liberista delle privatizzazioni e dell'interesse privato, che continua a smantellare ogni Amministrazione e Servizio Pubblico, continua a svendere e depredare i Beni Comuni, nonchè, continua a far pagare le crisi cicliche del sistema ai lavoratori e alle loro famiglie.
6 dicembre 2010 - Julie News
Solidarietà e sostegno ai Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno
SALERNO - L’Unione Sindacale di Base denuncia la situazione non più sostenibile dei Lavoratori delle Politiche Sociali di Salerno, che da tempo, non ricevono lo stipendio. Alla vergognosa vicenda legata al fermo regionale del trasferimento dei fondi per i contributi al reddito e agli affitti per le famiglie salernitane in difficoltà economiche, si aggiunge in queste settimane un vergognoso blocco dei salari anche arretrati per i Lavoratori delle Politiche Sociali. In più occasioni abbiamo stigmatizzato la strumentalizzazione mediatica dei lavoratori e di chi vive la tragedia sociale della difficoltà economica: non è più il tempo di "giocare" con il ping-pong delle responsabilità tra amministrazioni comunali, provinciali e regionali, nè dei balletti delle competenze. USB invita i lavoratori ad organizzarsi con gli utenti dei servizi e il sindacato di base, per fermare ogni uso e abuso politico della loro incresciosa situazione, per rivendicare diritti che devono smettere di essere sottomessi a colore e clientela partitica e/o alla solita ed ennesima campagna elettorale. La battaglia sindacale di USB rimane ferma e determinata verso la reinternalizzazione e ripubblicizzazione dei servizi per lo stato sociale e i servizi di pubblica utilità, che a cominciare dai lavoratori, rappresenta l’unica prospettiva possibile per la riconquista di diritti, salario e dignità persi in decenni di concertazione e completo asservimento politico/sindacale, alla deriva liberista delle privatizzazioni e dell'interesse privato, che continua a smantellare ogni Amministrazione e Servizio Pubblico, continua a svendere e depredare i Beni Comuni, nonchè, continua a far pagare le crisi cicliche del sistema ai lavoratori e alle loro famiglie.