SOLIDARIETA' PER I LAVORATORI NAS E NATIONAL CLEANNESS: difendere il posto di lavoro è un diritto
USB esprime la propria solidarietà ai lavoratori delle società di pulizie di bordo NAS e National Cleanness che legittimamente stanno lottando per il loro futuro occupazionale e lavorativo perché, come ormai è noto, le due società a cui Alitalia ha appaltato la pulizia degli aeromobili, hanno comunicato la cessazione dell'attività alla fine di maggio.
Questo è solo l'ennesimo caso di crisi aziendale (vedi le vicende Alitalia, Argol, Duty Free, ecc...), che mette in luce tutti i limiti delle sfrenate quanto insensate politiche liberiste applicate all'interno del sedime aeroportuale. Ciò causa un vero e proprio massacro sociale, attraverso la continua emorragia occupazionale e il peggioramento delle condizioni lavorative, contrattuali e salariali, con l'unico risultato di ottenere il decadimento della qualità dei servizi offerti all'utenza.
USB ribadisce che l'unica strada percorribile è quella di dare prioritariamente garanzia e certezza occupazionale per tutti, rimarcando la centralità e l'importanza della clausola sociale (il lavoratore segue il lavoro). Si sottolinea la necessità di reinternalizzare il servizio e di contrastare quelle politiche di ricorso alle concessioni in subappalto che generano le condizioni di massimo contenimento dei costi per le aziende, che a loro volta, per recuperare i saggi di profitto si rivalgono sui lavoratori riducendone diritti, salari e standard di sicurezza.
USB condanna il comportamento aziendale degli ultimi giorni, teso a promuovere delle task force di volontari per ridurre i disagi derivanti dalle agitazioni dei lavoratori del settore pulizie di bordo e invita inoltre tutti i colleghi Alitalia a non rendersi disponibili ad effettuare atti di crumiraggio che avrebbero il solo effetto di indebolire le lotte dei lavoratori Nas e Cleanness, ai quali va tutto il nostro sostegno.
Fiumicino, 14 Maggio 2013